“Edoardo e Lucio sono dei giganti della musica italiana”. Parole di Leo Gassman che nell’ultima edizione del Festival di Sanremo ha portato sul palco un brano dedicato a Dalla, “Caro Lucio”, e ha duettato con Bennato. In occasione della serata delle cover, infatti, i due artisti hanno eseguito un medley che racconta i grandi paradossi della società nello stile unico del noto cantautore napoletano, graffiante e ironico: A cosa serve la guerra (tratta dal disco “L’uomo occidentale”, 2003), L’isola che non c’è e Il Rock del Capitano Uncino (tratti dall’album “Sono solo canzonette”, 1980).
“La mia musica, ma non solo la mia, si regge – ha aggiunto il cantante – anche sulle loro spalle. Edo mi ha cambiato la vita non solo con le canzoni, ma con i consigli, le parole, l’amicizia. Dalla non l’ho conosciuto, ma è stato per me necessario scrivere quella canzone: quando sono solo la canto, riesce a farmi scendere le lacrime, cosa difficile”.
Dietro le quinte del festival della canzone italiana, Gassman ha conosciuto Luca D’Alessio, in arte Lda, figlio di Gigi. “Ci lega un pregiudizio in comune, quello di essere ‘figlio di’, ma su quel palco abbiamo fatto il nostro dovere, dimostrando di essere all’altezza, di non essere lì per sbaglio. Luca è un grandissimo performer e, avendo appena 19 anni, è destinato a crescere ancora, e velocemente. Se io – ha spiegato sulle colonne de Il Mattino – ho mio nonno e mio padre a farmi luce e ombra, lui fa lo stesso mestiere del padre: nessuno conosce la musica meglio di un bambino che ci nasce in mezzo”.