Il solito pasticciaccio all’italiana fatto di ricorsi al TAR e in attesa della definitiva sentenza del Consiglio di Stato si traduce nel pericolo di perdere il posto di lavoro per 200 dipendenti.
È questo il vortice in cui sono piombati i lavoratori della nuova società Medil che ha preso il posto, a seguito di un appalto, della società Esaf che sino allo scorso anno ha gestito, su finanziamento della Regione Campania, la manutenzione ordinaria dei 1.300 chilometri di strade provinciali.
La Esaf si è opposta alla aggiudicazione alla Medil, il TAR ha sospeso il proprio giudizio di merito in attesa della possibile revisione del Consiglio di Stato. Intanto, però, la manutenzione non può essere fermata e, dunque, i lavoratori debbono essere pagati, ma resta l’interrogativo sule modalità dell’assolvimento della funzione e del relativo pagamento. Su questa domanda si sono fermati i Dirigenti della Provincia: da qui la protesta dei lavoratori che sono scesi in piazza davanti la sede dell’ente in piazzale Carducci.
Aggiornamento
Al termine di una riunione svoltasi negli uffici della Provincia tra una delegazione dei lavoratori ex Esaf ora Medil e i dirigenti dell’Ente, si è appreso che entro 3-5 giorni si terrà una conferenza di servizi tra gli stessi dirigenti della Provincia e i colleghi della Regione Campania per dirimere la controversia e per superare lo stallo in ordine al pagamento delle spettanze ai lavoratori, pur restando in attesa che si esprima la magistratura contabile.
Domenico Panico della Rsu del sindacato Usb ha sottolineato: “Questa storia deve chiudersi. Noi chiediamo continuità del servizio. La Regione Campania deve esprimersi in qualche modo e unitamente alla Provincia devono trovare una soluzione definitiva. Non possiamo permetterci di stare a casa e non percepire lo stipendio. Rivendichiamo una sol<zione di continuità e non entrare nelle beghe giudiziarie”