Si chiama MIA e, paradossalmente, non è di tutti. E’ la nuova “misura per l’inclusione attiva” messa a punto dal governo Meloni. Manderà in soffitta il reddito di cittadinanza ma avrà requisiti molto più stringenti per poterne usufruire.
Infatti, non tutti i precettori del RdC potranno aderire: l’Isee non dovrà superare i 7200 euro, quasi 2k euro in meno rispetto alla misura tanto cara ai grillini. Importi ridotti, durata iniziale di appena 12 mesi, il sussidio potrà essere richiesto fino al 31 agosto.
La Campania è direttamente interessata a questa nuova misura. Perchè in Regione sono 100mila i precettori del RdC che vireranno (non tutti potranno) verso la nuova misura Mia. Finiti i sette mesi di reddito grillino, in quanti e come potranno ‘agganciarsi’ al nuovo sostegno che dovrebbe partire, appunto, alla fine della stagione più calda dell’anno.
La platea perderà percettori per strada, diversi fanno parte della categoria ‘occupabili’ e quindi pronti a tuffarsi nel mondo del lavoro passando per l’ingresso principale. E qui nasce una atavica problematica made in Campania: GOL, centri per l’impiego e navigator, il processo si inceppa. I disoccupati assorbiti dal programma Garanzia Occupazione Lavoro (GOL) sono più di 100mila e, dopo un periodo di formazione dovrebbero essere inseriti nel mondo del lavoro. Ma è proprio la carente fase formativa che inceppa la macchina e tiene altissimo il livello di disoccupazione. MIA si, ma come sempre non di tutti.