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Sono momenti di angoscia e agitazione quelli che stanno vivendo da diverse settimane i lavoratori del Parco Archeologico di Ercolano e Pompei, che temono il licenziamento al seguito del nuovo appalto che prevede l’affidamento a privati dei servizi di biglietteria e affini del Parco Archeologico di Ercolano.

Insieme al Movimento Cinque Stelle di Ercolano, incontro i lavoratori Opera-Laboratori Fiorentini Spa, che nei giorni scorsi hanno indetto uno sciopero legato allo stato d’agitazione che stanno vivendo, dovuto alla privatizzazione dei servizi legato al Parco Archeologico – spiega l’On. Alessandro Caramiello -. Sono vent’anni che si attendeva una gara d’appalto e adesso che le procedure si sono sbloccate, la situazione sembrerebbe essere tutta a discapito dei lavoratori che rischiano di perdere l’impiego improvvisamente. Secondo quanto riferito dalle sigle sindacali che hanno indetto uno sciopero, i lavoratori, circa cinquanta, non hanno ricevuto alcuna garanzia sul proprio futuro e non posso fare altro che unirmi alla riflessione: servono risposte. Sarebbe brutale – prosegue il Deputato Alessandro Caramiello – immaginare di lasciare per strada decine di famiglie al seguito di una gara d’appalto che avrebbe dovuto migliorare le condizioni di lavoro e funzionamento del Parco Archeologico. Pe questo motivo, metteremo in campo ogni sforzo per portare la voce di questi dipendenti nelle istituzioni”.

Purtroppo – prosegue – da quanto abbiamo appreso finora, sembrerebbe che l’azienda aggiudicataria dell’appalto abbia garantito il passaggio di cantiere per sole otto risorse su cinquanta. Il numero è davvero poco rassicurante e, inoltre, sarebbe già stata annunciata una riduzione salariale per chi resta di circa 200 euro al mese. Insomma, la situazione sembra davvero disastrosa. Nel frattempo – conclude – chiediamo formalmente che vengano fornite delucidazioni ai lavoratori relative al proprio futuro dopo il passaggio di cantiere”.