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E’ toccato al filosofo Umberto Galimberti aprire la nona edizione del Festival filosofico del Sannio in un teatro San Marco affollato da tanti studenti e e appassionati di filosofia. Galimberti, professore emerito di filosofia della storia presso l’università “Ca’ Foscari”, si è occupato dei legami tra psicopatologia e filosofia. dei limiti della psicanalisi e di pratica filosofica. Attualmente è tra le voci filosofiche più presenti nel dibattito politico.

“L’illusione della libertà”, questo è stato il tema della lectio magistralis che ha inaugurato il ciclo d’incontri sul tema “libertà” scelto come leitmotiv filosofico per l’edizione 2023 del festival promosso dall’associazione culturale “Stregati da Sophia”.

«La libertà esiste davvero per l’uomo?»: partendo da questa domanda Galimberti ha analizzato non solo le aspettative dell’individuo nella società attuale con le aspirazioni ad affermare se stesso e la sua visione del mondo, ma anche i limiti che vengono posti alla sua “libertà”.

“Non c’è la liberta – ha però spiegato Galimberti – è una idea che funziona ma non esiste. Non siamo liberi”. 

Galimberti si è lasciato andare anche ad una digressione politica sull’autonomia differenziata spiegando: “Non sono d’accordo sulla differenziazione tra Regioni. Anzi a dirla tutta le abolirei. Restituirei agli italiani le Province che è una identità che gli italiani sentono molto più di quanto sentano le Regioni che sono apparati per sistemare altra gente che fa politica, per stipendiarle bene a  scapito della funzionalità”.

L’incontro, che si è svolto con il supporto dell’Università degli studi del Sannio ed in collaborazione con il Conservatorio “Nicola Sala” è stato coordinato l’incontro la presidente di “Stregati da Sophia” Carmela D’Aronzo.

C’è stato anche il via al concorso “Io filosofo/a” aperto ai ragazzi delle scuole superiori che prendono parte al festival. Quest’anno sono 14 gli istituti scolastici iscritti al festival con la partecipazione di scuole superiori del Sannio, dell’Irpinia e provenienti dalla provincia di Foggia e di Caserta. In palio cinque borse di studio messe a disposizione dall’Università del Sannio, dal consorzio stabile “Medil” di Benevento e dall’associazione “Stregati da Sophia”. Ad esaminare i compiti realizzati dagli studenti una commissione composta, oltre che da Carmela D’Aronzo, da Antonella Tartaglia Polcini, Cristina Ciancio e Aglaia McClintock. Il concorso si concluderà nel mese di aprile con la premiazione dei vincitori in programma al teatro Comunale il 12 maggio.

Il prossimo incontro filosofico è in programma il 7 marzo con la lectio magistralis di Giovanni Impastato, fratello di Giuseppe ucciso nel 1978 da “Cosa nostra”, su “Mio fratello, tutta una vita con Peppino”. In occasione dell’incontro sarà inaugurata, presso la biblioteca provinciale, la mostra “Tracce di libertà” con lavori realizzati dagli studenti del Liceo artistico di Benevento che sarà aperta al pubblico dall’8 marzo.