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Il gip presso il tribunale di Napoli – su richiesta della locale procura, sezione criminalità economica – ha emesso misure cautelari nei confronti di ventiquattro persone ritenute gravemente indiziate, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla vendita e messa in circolazione di banconote in euro contraffatte e di concorso con la citata associazione nella messa in circolazione di banconote in euro contraffatte in concerto con chi le ha prodotte.

Ad eseguire la misura i militari della seconda sezione operativa Napoli del comando carabinieri antifalsificazione monetaria, coadiuvati, nella fase esecutiva, da quelli della prima sezione operativa Roma e della sezione cripto-valute del medesimo comando specializzato, nonché’ da quelli dei comandi provinciali di Napoli e di Brescia. L’ordinanza prevede la traduzione in carcere per nove persone, gli arresti domiciliari per dieci persone, nonché’ il divieto di dimora per cinque soggetti. Nello specifico, il gip ha condiviso la complessa piattaforma probatoria della procura della Repubblica ritenendo assistita da gravi indizi l’esistenza e l’operatività di un’organizzazione criminale nella vendita e messa in circolazione di valuta in euro contraffatta. A tal proposito, la principale fonte di prova è costituita dalle intercettazioni, nonché’ dagli ampi riscontri documentati dai carabinieri.

L’indagine ha consentito, in poco più di un anno, alla disarticolazione di una strutturata organizzazione criminale, operante nel quartiere Vasto di Napoli, dedita all’acquisto e alla successiva vendita di valuta in euro contraffatta, anche all’estero, con correlate transazioni di compravendita operate, prevalentemente, all’interno di un basso – per il quale l’autorità giudiziaria ha disposto il sequestro – che rispettava orari di apertura e chiusura prestabiliti, al pari di un ordinario esercizio commerciale, aprendo, ogni giorno, agli acquirenti, dalle 12 alle 19,30 circa, con esclusione delle domeniche e dei giorni festivi; la compiuta identificazione della promotrice/organizzatrice della citata organizzazione criminale e dei suoi sodali, nonché dei soggetti concorrenti con gli associati nelle illecite attività; la localizzazione – infine – di due depositi dove il gruppo criminale deteneva occultati ingenti quantitativi di valuta in euro contraffatta, nonché l’individuazione di una vera e propria scuderia di motoveicoli posti nella disponibilità dei sodali per effettuare i prelievi di banconote di volta in volta ordinati dagli acquirenti.

A partire dall’11 febbraio 2022, i militari della 2^ sezione operativa Napoli del comando carabinieri antifalsificazione monetaria hanno iniziato a raccogliere determinanti riscontri all’ ipotizzata esistenza ed operatività di un gruppo criminale dedito alla vendita di valuta in euro contraffatta. In quella data, in collaborazione coi i carabinieri del Comando provinciale, hanno individuato un deposito a Napoli, rinvenendo e sottoponendo a sequestro complessivamente 288.300 euro contraffatti, ed hanno arrestato, in flagranza di reato, due persone lì residenti; in data 4 marzo 2022, a Napoli, hanno arrestato un latitante, originario di Pomigliano d’Arco (Napoli), pregiudicato per gravi reati associativi, colpito da ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso dalla Procura Generale della Repubblica preso la Corte di Appello di Napoli a seguito di condanna a 7 anni e 4 mesi di reclusione che, nella circostanza, è stato trovato in possesso di documenti di identità validi per l’espatrio falsi; in data 23 marzo 2022, sempre a Napoli, hanno arrestato, in flagranza di reato, due cittadini francesi, rinvenendo e sottoponendo a sequestro complessivamente 16.650 euro contraffatti; in data 23 maggio 2022, in collaborazione coi i carabinieri del Comando provinciale di Napoli, hanno individuato un deposito a Napoli, rinvenendo e sottoponendo a sequestro complessivamente 175.750 euro contraffatti, e hanno arrestato, in flagranza di reato, due persone lì residenti; in data 21 giugno 2022, a Casoria (Napoli), hanno arrestato, in flagranza di reato, per possesso di documenti di identità validi per l’espatrio falsi, un pregiudicato.