Benevento – Presidio questa mattina di sindacati, associazioni, giovani e cittadini per dire basta al conflitto in Ucraina. La Cgil, Libera, l’Anpi ed altre associazioni si sono ritrovati nei pressi del Palazzo del Governo dopo i terribili 365 giorni di conflitto tra Ucraina e Russia per manifestare il dissenso nei confronti delle politiche nazionali che hanno finito per rivelarsi solo finalizzate a finanziare il mercato delle armi e delle multinazionali a prescindere da qualsivoglia considerazione umanitaria nei confronti delle vittime del conflitto.
Secondo i manifestanti si è fatta anche troppa retorica con le luci gialle e blu sui monumenti più importanti d’Italia: questo non basta e non può far nascondere la realtà di quanto sta accadendo. Occorre fare altro che inviare nuove armi a Kiev.
Amerigo Ciervo dell ‘Anpi ha sottolineato: “Abbiamo la testa dura, dopo un anno siamo ancora qui. Ci deve essere coscienza critica: c’è stato un paese aggredito e un paese aggressore. Non disperiamo, ma è fondamentale che l’Unione Europea Assuma un’iniziativa forte per avviare un processo di pace”.
Ciervo ha contestato il mancato supporto e la latitanza dei soggetti politici alla manifestazione: “La politica è completamente assente oppure schierata su una sola posizione che non ci porterà a nessuna parte. La mobilitazione e la riflessione soprattutto dei ragazzi si potrà migliorare”.
Luciano Valle, segretario provinciale della Cgil, ha dichiarato: “Stanno solo facendo una corsa agli armamenti e alcuni Stati stanno aumentando le spese militari portando il costo degli armamenti al 2% in più. La rotta non è quella desiderata. L’Europa deve avere un ruolo centrale per porre fine a questo conflitto. Non bisogna dimenticare gli altri conflitti mondiali ma l’Europa deve farsi carico di essere portatore di pace. Chi sta pagando le conseguenze sono le fasce più deboli”.