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Benevento –  Discontinuità con il recente passato per fermare la guerra. Questa la linea d’azione e la parola d’ordine con le quali Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma e portavoce del comitato “Fermare la Guerra”, presente questo pomeriggio in piazza Dogana al Chiostro San Francesco per un incontro contro il conflitto in Ucraina, ha voluto indicare una via d’uscita ad una crisi che angoscia il mondo da un anno.

Alemanno, uomo di destra, anche la più dura, si è dunque qualificato quale voce critica del Governo di centrodestra e delle politiche europee sul conflitto in Ucraina. È approdato anche a Benevento il Comitato contro la guerra: protagonisti e relatori sono stati Clemente Cecere Palazzo e Federico Paolucci. Presente anche Marina Simeone.

Gianni Alemanno ha commentato: “Io credo che questa guerra poteva essere evitata e può essere fermata ma deve esserci volontà vera da parte dell’Europa. Bisogna tentare di farlo, bisognava farlo con Draghi. Ci aspettavamo che il Governo Meloni si ponesse in discontinuità e non l’ha fatto. Si continua ad insistere che il bene sia l’Occidente e il male è la Russia. I russi sicuramente hanno sbagliato ad invadere l’Ucraina, ma se continuiamo su questa strada ci si troverà all’interno di una guerra nucleare. Bisogna fermare il conflitto e cessare il fuoco”.

Il Governo di centrodestra è stato messo all’angolo e in una posizione di minoranza dai poteri forti. E’ la tesi di fondo di Alemanno, che sottolinea una continuità negativa: la subalternità si è manifestata ieri con il Governo Berlusconi e oggi con il Governo Meloni. Non solo la guerra, però. Gli errori di Meloni non si fermano al conflitto nell’est: lo stesso discorso di subalternità ai poteri forti si manifesta anche sulla questione superbonus o il Mes per la sanità. Non basta: c’è la vcenda dei migranti dal nord Africa:  si era parlato di blocchi navali, ma nei fatti e non c’è più stato nulla. Ma Alemanno precisa: “Noi tifiamo per questo Governo, ma la discontinuità deve esserci altrimenti le speranze avute dei cittadini si andranno a dissolversi. Se si continua sulla linea Draghi è chiaro che questo provocherà delusione all’elettorato”.