“Un pericolo grave è vedere risucchiati i soldi del Sud dal Nord. C’è un capitolo sui Fsc, i Fondi di sviluppo e coesione, destinati per l’80% al Mezzogiorno. Parliamo di 67 miliardi di euro, con un riparto definito da sei mesi ma il Governo non convoca il Cipess (il Comitato interminesteriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile – ndr) per fare concretamente l’investimento con 5 miliardi e 600 milioni di euro che spettano alla Campania”. Lo ha detto il governatore Vincenzo De Luca nel corso della riapertura del cantiere per la nuova stazione ferroviaria di Bacoli.
“Questi hanno in testa – ha detto, riferendosi al Governo – di prendere i fondi del Sud e spalmarli sul piano nazionale. La motivazione che daranno è che al sud non spendiamo i soldi, è una grande palla e l’ha detta anche Meloni. Questo nuovo imbroglio serve per dare una motivazione alla rapina dei fondi e dovremo ora fare una battaglia unitaria al Mezzogiorno al di là delle bandiere di partito, perché ci giochiamo il futuro delle prossime generazioni. Dobbiamo combattere con unghie e denti per avere non soldi in più per recuperare, ma almeno gli stessi diritti che hanno i cittadini del Nord”.
“Abbiamo ascoltato il presidente del Consiglio Meloni promuovere una nuova politica di fornitura di armi. In questo momento, anziché fare armi, produrre munizioni, dovremmo dare i soldi alla sanità italiana, perché non c’è più un medico. Fra poco – ha aggiunto De Luca – non avremo la possibilità di fare i turni nei pronto soccorso. Questa notizia è arrivata al presidente del Consiglio? Ancora una volta dormiamo in piedi, siamo nella fase di esaltazione del Governo, questo è capitato pure a Renzi, a Draghi, i primi 5-6-7 mesi. Il primo anno è luna di miele, poi alla fine ci svegliamo e ci rendiamo conto dei problemi”.
“Dobbiamo insieme al Sud stare attenti a cosa si muove su piano nazionale, sull’autonomia differenziata che rischia di essere non solo la rottura dell’unità d’Italia ma la morte del Sud, partendo da sanità e scuola. L’obiettivo che hanno sulla sanità e sulla scuola – ha detto De Luca riferendosi al decreto Calderoli – è fare contratti regionali autonomi. In sanità già non abbiamo personale e le Regioni del Nord hanno i soldi per fare contratti integrativi, dando 2500 euro al mese in più a un medico, a un infermiere. Questo significa che i pochi medici che abbiamo, andranno via al Nord. E’ un pericolo mortale per la nostra sanità. Pensano anche di fare corsi di specializazione regionali autonomi, finanziati dalle Regioni e avendo poi la possibilità per gli specializzati regionali di inserirsi nel sistema sanitario pubblico”. “Sulla scuola – ha detto De Luca – pensano a contratti integrativi regionali, e anche questo è un pericolo gravissimo per il Sud e la Campania. Sarebbe bene che tutte le forze politiche facessero battaglia per bloccare questa doppia operazione su scuola e sanità pubblica”.
“Riparte un cantiere a Baia che era bloccato dal 2012, abbiamo dovuto fare un lungo calvario di contenzioso amministrativo per arrivare a concludere una transazione che ci consentisse di riaprire il cantiere senza dover rifare la gara, che significava dover trovare il doppio delle risorse disponibili. E’ un cantiere bellissimo – ha detto De Luca – e in un anno e mezzo contiamo di completarlo in un territorio come quello flegreo che è fra i più ricchi di patrimonio storico, artistico ed ambientale della Campania. Quando riprendiamo un cantiere dopo 15 anni di stop è più difficile che ripartire da zero, perché devi rivedere il progetto iniziale, i rapporti con l’impresa incaricata, l’iter amministrativo. C’è stato uno sforzo amministrativo su tutte le linee regionali dei treni e questo è l’ultimo che riparte: era rimasto bloccato dal 2012, abbiamo avviato nel 2016 la transazione con l’impresa su 8 miliardi ma l’Avvocatura dello Stato diede parere negativo. Abbiamo ripreso dopo un anno la trattativa e siamo riusciti a trovare un accordo sull’ipotesi transattiva, perché se avessimo fatto rescissione e rilanciato la gara ci voleva il doppio dei soldi. Dopo aver chiuso con una transazione di 10 milioni, siamo soddisfatti e in tempi brevi avremo una stazione bellissima, che sarà carta di presentazione di tutta l’area per uno sviluppo del flusso turistico. Tra un anno e mezzo torniamo per l’inaugurazione di questa bellissima opera”. De Luca ha anche sottolineato che “l’area flegrea è destinataria di moltissimi investimenti, innanzitutto nell’area di Pozzuoli. Stiamo completando il recupero del Rione Terra, abbiamo destinato altri 40 milioni già decisi per completare quell’intervento di recupero. Credo che siamo arrivati alla fine anche per un intervento del commissariato che riguardava la viabilità nella rotatoria per arrivare a raggiungere direttamente l’area portuale. Poi abbiamo interventi importanti sulla linea Cumana, e dobbiamo avviare il masterplan da Pozzuoli e per tutto il litorale domizio. Ovviamente occorrono dei tempi per le progettazioni, per le gare che sono in genere europee. Stiamo facendo il massimo sforzo possibile per quest’area in cui a Baia abbiamo una città sommersa stupenda ancora non valorizzata come servirebbe. Stiamo anche potenziando il Porto di Pozzuoli, con 30 milioni per opere interne”.