Aurelio De Laurentiis è a Francoforte al seguito della squadra. Il presidente, accompagnato dai nipoti e scortato dal Ds Cristiano Giuntoli, ha fatto una simpatica irruzione in sala stampa, alla Deutsche Bank Park, prima della conferenza stampa di Luciano Spalletti e Giovanni Di Lorenzo. La squadra è in ritardo rispetto al cronoprogramma (oltre mezz’ora rispetto alla tabella di marcia), ma De Laurentiis è arrivato prima perché viene da Dimaro-Folgarida, dove sta trascorrendo un periodo di vacanza. “Io ho fatto prima perché vengo dal Trentino – le parole del presidente del Napoli – i ragazzi stanno arrivando”.
De Laurentiis che si è intrattenuto in sala stampa con i giornalisti per parlare di tutto. La prima bordata è per la Juve: “Mi meraviglio che tutti quanti si stiano eccitando per un Napoli che, dal mio punto di vista, è sempre stato estremamente competitivo. Non voglio dire il più forte ma estremamente competitivo. E, soprattutto, concludo, il più onesto”.
Poi suona la carica per la Champions, senza nascondersi: “E’ molto più importante vincere la Champions perché la Champions ti dà una immagine importante. Napoli batte qualunque dal punto di vista dell’immagine. I tifosi legittimati a sognare? Il tifoso ha sempre ragione, il tifoso deve diffidare, perché non sa. Noi che siamo dentro sappiamo come funziona, tant’è che io nella ormai lontanissima conferenza stampa del 30 maggio dissi che avremmo lottato per lo Scudetto”.
E poi una rivelazione su Kvaratskhelia. De Laurentiis ha confessato che lo avrebbe preso anche tre anni fa, quando aveva 18 anni, ma a 30 milioni. Il Covid ha rimandato l’arrivo del georgiano: “Kvaratskhelia lo potevamo prendere tre anni prima, quando aveva 18 anni, a 30 milioni. Ma dopo aver perso 200 milioni per il Covid e non era il caso di spendere quella cifra. Poi lo abbiamo preso a 10 milioni”.