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Salerno – Sono felicissimo di essere qui, un progetto che ritengo molto in linea con le idee del nostro presidente. Sono qui per lui e per il direttore che credono ad una Salernitana di alto livello, io voglio aiutarli a raggiungere questi traguardi”. Lo ha detto Paulo Sousa, neo allenatore della Salernitana, alla vigilia del match contro la Lazio, durante la conferenza stampa di presentazione.
Più che sui moduli, lavoro sulle idee. Mi piace – ha spiegato Paulo Sousa – avere una squadra corta, vincente, una squadra che fa pressione per recuperare quanto prima la palla.
Domani affrontiamo la Lazio, quello che è stato il passato non deve contare. Dobbiamo sapere cosa fare quando abbiamo la palla tra i piedi, gestire il possesso palla ed essere nel minor tempo possibile nella metà campo avversaria”.

Più che il sistema di gioco, a quattro o a tre, per me contano le idee. Questa squadra è stata costruita per giocare con una linea a cinque, cercheremo di non disperdere tutte le cose buone che sono state fatte in precedenza”. Lo ha detto Paulo Sousa, neo allenatore della Salernitana, alla vigilia del match contro la Lazio. “A livello di attaccanti la Salernitana è una delle migliori della serie A.
Ha molta varietà, profili importanti. Deve essere intenzionata ad attaccare la porta avversaria ma sappiamo che nelle prime settimane ci saranno anche errori”.
Il tecnico ha parlato anche delle gerarchie in porta. “In questo momento devono essere tutti disponibili, Ochoa e Sepe hanno caratteristiche differenti e molto dipende dalla strategia di partita che vogliamo impostare. Nelle prime partite non ci sarà un portiere titolare. Ogni partita deciderò. In ogni caso credo che un portiere come Ochoa sia venuto per competere”.
Per Paulo Sousa, in ogni caso, è necessario “trasformare la paura in coraggio. Per far questo devi correre, serve intensità e devono essere tutti pronti. Io non separo i momenti di gioco né la linea difensiva da quella offensiva. Per difendere meglio dobbiamo avere più tempo la palla; più attacchiamo più ci difendiamo meglio. Poi dobbiamo lavorare tutti, gli attaccanti non possono pensare di dover aspettare il pallone”.
Paulo Sousa spera di “arrivare quanto prima a quota 35-36 punti” ma ha spiegato di non aver fatto tabelle. “Vivo il calcio in un modo semplice: per vincere“. Nel suo staff ci sarà anche Ribery: “È un ragazzo speciale e la decisione di venire prima a giocare qui e poi di restare nello staff lo conferma. Ha bisogno anche di riorganizzare le sue idee, io proverò a dargli una mano”. Sousa, inoltre, è convinto che il calore della piazza di Salerno darà una grande mano alla squadra. “Questo è un altro punto che mi ha fatto prendere la decisione di allenare la Salernitana. È una città passionale, che ama il calcio e soprattutto la sua squadra. Strada facendo diventeremo sempre più squadra ed i tifosi saranno orgogliosi di essere rappresentati da questa squadra”.
Per la sfida contro la Lazio mancheranno gli infortunati Dia e Troost-Ekong. “Dia è un giocatore fondamentale, di livello internazionale. Spero di conquistare quanto prima la salvezza, per poterlo convincere a sposare un progetto importante come il nostro. Dovrebbe recuperare per la prossima sfida con il Monza.
Forse poteva darci qualcosa per questa partita ma abbiamo deciso di dargli qualche giorno in più per recuperare ed integrarlo gradualmente”.