Tempo di lettura: 3 minuti

E’ una giornata speciale per il San Pio e a giugno avremo la nuova sala angiografica”. Ancora una conferenza stampa della manager del principale ospedale del capoluogo, Maria Morgante, dopo l’inaugurazione del reparto di chirurgia d’urgenza (leggi qui) di stamane, stavolta nel pomeriggio è stato annunciato il ripristino della rete Ima, ovvero del collegamento tra ospedali e soccorritori che interviene nel caso dell’infarto miocardico acuto. 

Per una catena quasi incredibile di circostanze avverse, il benvenuto alla nuova manager fu dato da due guasti di seguito alle apparecchiature degli angiografi. Strumenti essenziali all’insorgere della patologia cardiaca, che al San Pio avevano una onorata anzianità di servizio di venti anni. Recuperati i pezzi di ricambio sembrava che tutto potesse tornare alla normalità con l’arrivo di due nuovissimi angiografi che il manager precedente Mario Ferrante aveva provveduto ad acquistare con le procedure di legge. Ma le macchine erano rimaste incelofanate perché l’unità di intervento doveva essere spostata in altra sezione di Cardiologia, solo che i locali erano indisponibili per un provvedimento ostativo della magistratura che li aveva chiuso da anni nell’ambito di un procedimento penale.

Un vero e proprio pasticcio per il quale si è trovata infine una soluzione: l’Utic si trasferirà provvisoriamente nel reparto di Neuro rianimazione, presso la palazzina Santa Teresa, e così potranno avviarsi i lavori per realizzare la nuova sala angiografica. L’intervento si dovrebbe concluderà entro il mese di giugno.

“Questo è un altro tassello per il rilancio dell’Ospedale. – Ha voluto sottolineare la Morgante. Lo ritengo un passo che mi riempie di grande soddisfazione e orgoglio. Abbiamo lavorato duro e ripristinato il collegamento in 20 giorni”. La manager ha anche parlato di nuove assunzioni  per 6 anestetisti il primo di aprile prossimo. “Il nostro obiettivo è quello di riaprire anche i reparti che sono sospesi. – ha concluso la manager – Voglio fare il mio dovere, lavorare e dare il massimo per l’azienda”.

Il direttore sanitario Giovanni Di Santo ha quindi spiegato: “Questo è un giorno speciale Rientreremo nella rete IMA che ritengo essere di estrema importanza per l’utenza”. Il  direttore della UOC Cardiologia Interventistica  “San Pio” di Benevento, Mariano Scherillo ha quindi spiegato: “La nostra manager è stata come Isabella d’Este Gonzaga, protagonista di un nuovo rinascimento. Abbiamo avuto un problema irrisolto da sei anni ed è stato merito della Morgante se oggi possiamo festeggiare”. Il primario ha sottolineato come la burocrazia sia uno dei mali di questo paese. “La Rete Ima è nata a Benevento nel 2003 da una mia idea.  – ha voluto rimarcare Scherillo – Il rinascimento può rinascere da oggi”. Scherillo ha voluto ringraziare il primo cittadino di Benevento per la disponibilità avuta: “Mastella ha tanta attenzione per le nostre problematiche e sta facendo tanto per la sanità”.

Infine, la manager Morgante ha spiegato che in merito ad una eventuale partecipazione ad un consiglio comunale aperto sulla sanità, chiesto dal consigliere comunale Luca De Lipsis con delega alla Sanità, dovrà prima interfacciarsi con il presidente De Luca per poter partecipare a questa eventuale riunione. 

Sull’autonomia differenziata e sul suo possibile impatto sulla sanità pubblica Scherillo ha risposto: “E’ un tema complesso. Non è un principio malsano ma devono essere definiti congiuntamente le regole di livelli minimi assistenziali è un punto nodale. E’ un ritardo antico sulla ristrutturazione dei sistemi gestionali. Chi è nato a Benevento non è un figlio di un Dio minore” .