Per Vincenzo De Luca l’autonomia differenziata è una “grande truffa” e condanna il Sud Italia “al degrado”. Il presidente della Regione Campania, in un’intervista a La Stampa, conferma le sue preoccupazioni sul ddl autonomia:“Non affronta la sostanza dei problemi che riguardano il divario tra Nord e Sud – spiega De Luca – così si avvia la distruzione dell’unità della nazione, tanto cara a Giorgia Meloni”.
“Mi pare che si siano autodenunciati in modo spudorato – precisa De Luca – . Se si dice all’articolo 8 del disegno di legge che ‘non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica’ e poi, all’articolo 5, si afferma che le funzioni trasferite alle Regioni vengono finanziate con ‘compartecipazioni al gettito di uno o più tributi erariali maturati nel territorio regionale’, si conferma che non c’è un euro per il Sud. E che le regioni più ricche tratterranno quote importanti del gettito fiscale nel proprio territorio”.
Per il governatore “il sistema ipotizzato per il Sud è simile al sostegno che la corda dà all’impiccato. Io credo che non dobbiamo togliere al Nord un solo euro rispetto a oggi. Ma credo che dobbiamo utilizzare tutte le risorse aggiuntive per affrontare davvero con interventi efficaci il tema del Sud. C’era l’occasione del Pnrr: l’80% andava destinato al Sud, se si voleva fare sul serio“, sottolinea De Luca.
L’attenzione è puntata sui servizi di sanità e istruzione, cosa rischiamo? “È pericoloso prevedere per la sanità pubblica e la scuola pubblica statale contratti integrativi regionali. Questo impoverirebbe il Sud, alimenterebbe nuovi flussi migratori e spaccherebbe l’Italia nei due principali servizi di civiltà”, afferma De Luca.