Mezzi del 118 pronti a portare in ospedale a Napoli persone che abbiano problemi medici, almeno dieci operatori sanitari presenti per il primo soccorso nella tenda che la Protezione Civile erigerà se necessario. E’ ciò che l’Asl Napoli 1 ha già organizzato per l’arrivo dei 109 migranti lunedì nel porto di Napoli con la nave Ong “Sea Eye”.
Lo apprende l’ANSA da fonti Asl. Lo staff dell’Asl di Napoli salirà a bordo della nave insieme agli operatori dell’Usmaf (Ufficio di sanità marittima, aerea e di frontiera) di Napoli che è responsabile del primo triage: gli operatori dell’Azienda faranno il tampone covid a tutti i migranti in arrivo. Dopo lo sbarco gli ospedali di riferimento per i migranti sono l’Ospedale del Mare, il Cardarelli e il Santobono per i minorenni. Per l’accoglienza è pronto l’albergo dell’Ospedale del Mare che a Napoli è stato già usato in passato per l’arrivo dei profughi dall’Afghanistan dopo l’inizio dell’attuale governo dei talebani e poi per i profughi dall’Ucraina allo scoppio dell’invasione della Russia. Dopo la prima accoglienza, gli arrivati saranno poi ricollocati dai centri di protezione. Domani mattina ci sarà una riunione in Prefettura di Napoli per mettere ulteriormente a punto i dettagli dell’accoglienza.
Il Comune di Napoli ha attivato la sua rete di assistenza per predisporre, sotto il coordinamento della Prefettura di Napoli, l’accoglienza dei migranti che sbarcheranno dall’imbarcazione ‘Sea Eye4’. Il Comune si farà carico dei minori non accompagnati (tra i 20 e i 30 bambini, il numero è in via di definizione): la relativa profilatura è in corso, al momento non si conoscono ancora i Paesi di provenienza, così come la lingua e la loro età, ma sono già state attivate tutte le procedure di accoglienza e accompagnamento. I Servizi sociali territoriali del Comune stanno già lavorando e saranno presenti allo sbarco, così come le associazioni del terzo settore che si occupano di migranti e che continuativamente lavorano con l’Amministrazione mettendo a disposizione i mediatori culturali. Il Comune, con il supporto della Prefettura, ha predisposto una struttura di accoglienza per i minori per i prossimi 60 giorni in attesa di ulteriore collocazione. Il numero delle persone da accogliere potrà essere precisato all’arrivo in base all’età dei presenti sull’imbarcazione sulla quale ci sono anche persone decedute, di cui si occuperà sempre il Comune. “Sto seguendo personalmente – in rappresentanza del sindaco e dell’Amministrazione tutta, con il Capo di Gabinetto e i dirigenti delle Politiche Sociali del Comune – il viaggio della Sea Eye 4 e preparando l’accoglienza per i minori non accompagnati. Il sindaco si è attivato sin da subito e siamo già pronti come è da sempre nello spirito e nella storia della nostra città che oggi rappresentiamo come Amministrazione” sottolinea l’assessore al Welfare Luca Trapanese.