Revocato lo stato di liquidazione della Società “Sannio, ambiente e territorio”, partecipata interamente dalla Provincia.
Lo ha deciso l’assemblea straordinaria che in sostanza ha preso atto della fine dello stato di passività del bilancio aziendale dichiarato alla fine del 2019 ed ha quindi riconosciuto il ritorno in bonis.
L’Assemblea, svoltasi dinanzi al Notaio Ambrogio Romano, ha visto la partecipazione del Socio unico, ovvero la Provincia di Benevento, con il Presidente Nino Lombardi ed il Dirigente delle Società partecipate Nicola Boccalone, del presidente dell’Organo di liquidazione della Samte, Domenico Mauro, con i componenti Massimo Di Tocco e Marcello De Risola ed il Revisore Antonio Rossi.
Con il deliberato dell’Assemblea, che ha riconosciuto lo “stato di gestione attiva”, la Samte si candida ad una possibile sua presa in carico da parte dell’Ente d’Ambito Rifiuti entro il prossimo 31 marzo, così come prevede una recente norma.
La Samte, istituita nel 2009 a seguito di una legge statale che dichiarava la fine dell’emergenza rifiuti in Campania e trasferiva i poteri del Commissario alle Società che per l’appunto le Province campane dovevano istituire, era entrata in una pesante crisi finanziaria che è deflagrata nell’agosto 2018 con l’incendio dell’impianto di trattamento rifiuti solidi Stir di Casalduni.
Paralizzate tutte le attività di quell’impianto di trasformazione, l’unico presente nel territorio sannita, e costrette le Amministrazioni dei 78 Comuni del beneventano a conferire i rifiuti solidi prodotti dalle loro comunità in altri impianti fuori provincia per il trattamento, erano venute meno cospicue entrate per la Società provinciale Samte che presto finì con l’accumulare ingentissimi debiti.
Dopo 16 mesi dal devastante incendio dello Stir, gli Amministratori della Provincia e della Società furono costretti a dichiarare lo stato di liquidazione concordataria.
Della situazione ne pagarono le conseguenze i dipendenti della Samte e gli stessi cittadini sanniti a con il lievitare delle tariffe per il trattamento rifiuti a causa dei costi di gestione del ciclo. D’altra parte la stessa Provincia fu costretta a sobbarcarsi enormi costi aggiuntivi dalla necessità di provvedere alla raccolta del pericoloso ed inquinante percolato prodotto dalle discariche abbandonate di rifiuti “tal quale” sparsi sul territorio all’epoca del Commissariato per la gestione rifiuti.
Gli Amministratori della Provincia e della Samte, tuttavia, intrapresero subito una serie di misure volte al contenimenti dei costi gestionali e al recupero dei crediti. Peraltro, con l’essenziale apporto programmatico della Regione Campania, è stato sottoscritto un Accordo quadro nel mese di luglio dello scorso anno tra la stessa Regione, la Provincia, la Samte e l’Ente d’Ambito rifiuti per riportare la normalità nella gestione del ciclo rifiuti nel Sannio. Nell’ambito di tale Accordo è stato possibile di riportare la Samte “in bonis” con l’obiettivo finale di riavviare il trattamento dei rifiuti presso l’impianto di Casalduni, che consentirà di abbassare notevolmente i costi gestionali.
Il Presidente della Provincia ha dichiarato al termine dei lavori dell’Assemblea: «Oggi è una giornata importante perché segna formalmente il punto di svolta per la gestione del ciclo dei rifiuti nel Sannio. Dopo anni di paralisi operativa e dopo la messa in liquidazione concordata della SAMTE, siamo dunque riuscire a rimettere nel mosaico di questa gestione un tassello fondamentale in un puzzle andato in frantumi nell’agosto di 5 anni or sono con l’incendio dello Stir di Casalduni. Il riconoscimento del ritorno in bonis della Società partecipata SAMTE non ha solo una valenza di ordine ragionieristico: infatti, essa attesta che la gestione del ciclo dei rifiuti nel Sannio può essere virtuosa anche dal punto di vista economico. La SAMTE in bonis significa che decine di posti di lavoro non sono più un bilico e che i cittadini possono aspettarsi una sensibile riduzione dell’imposizione fiscale. Il risanamento dei conti della SAMTE non nasce dal caso, ma da un lavoro duro da parte degli Amministratori della Società Samte già in liquidazione; del Dirigente del Settore Amministrativo e Società partecipate e degli stessi Amministratori della Provincia di Benevento; e dal concreto apporto della Regione Campania con l’assessore Bonavitocola e delle strutture di supporto».