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Avere un attaccante d’area di rigore, capace di buttarla dentro alla prima vera occasione e di ripulire una quantità innumerevole di palloni sporchi fa la differenza in qualsiasi categoria. Tra Benevento e Venezia, la discrepanza si chiama Joel Julius Pohjanpalo, uno che ha trascorsi nel Bayer Leverkusen. La fortuna dei lagunari è di poterlo ancora avere a disposizione dopo il rivoluzionario mercato di gennaio, il torto dei giallorossi è non aver pensato di colmare una lacuna apparsa evidente.

Non deve stupire, allora, che anche il Venezia piazzi la propria bandiera al “Ciro Vigorito”, diventato ormai terra di conquista. La formazione di Vanoli, senza strafare, si porta a casa tre punti, scavalca la Strega e la spedisce in penultima posizione in classifica.

Ogni partita, ormai, è un’agonia. Ci mette del suo anche Cannavaro che cambia cinque interpreti rispetto alla buona prestazione di Frosinone. Non convincono neanche le mosse in corso d’opera, considerando che il risultato, sconfitta a parte, è sempre lo stesso. Squadra senza idee, incapace di mettere alle corde l’avversario e creare problemi al portiere avversario. Se a questo, ci si aggiunge il “tradimento” di Paleari, il quadro appare completo.

Il portiere sbaglia sulla punizione di Pierini, disegnando una partita diversa dopo appena tre giri di lancette. Stracciati tutti i piani, semmai ce ne fossero stati. Nonostante uno stadio che ha provato a sostenere i giallorossi, la formazione di Cannavaro ha abbozzato una reazione solo nei dieci minuti finali della prima frazione, colpendo un palo con Pettinari e trovando il gol del pareggio con una deviazione ravvicinata di Tello dopo sponda di Veseli su angolo di Jureskin.

Ci si attende un Benevento galvanizzato al rientro dagli spogliatoi, invece dal tunnel riemerge la solita squadra. La ripresa è una lenta agonia, con i padroni di casa incapaci di cingere d’assalto la porta di un inoperoso Joronen. Nel grigiore più totale, la scena se la prende Pohjanpalo. Il finlandese “scherza” un imbarazzante Leverbe sul cross di Candela, il francese viene anticipato e Paleari si ritrova battuto per la seconda volta. Incassato l’ennesimo schiaffo, la Strega non ha la forza, ne la cattiveria di andarsi a prendere almeno un pareggio. E’ il Venezia, anzi, ad andare vicino al tris ancora con Pohjanpalo. Un attaccante vero, quello che il Benevento non ha e così sarà difficile salvare faccia e categoria.

Benevento-Venezia 1-2

Reti: 3’pt Pierini, 49’pt Tello, 25’st Pohjanpalo

Benevento (3-5-2): 21 Paleari; 55 Veseli, 33 Leverbe (29’st 2 El Kaouakibi), 31 Tosca; 16 Improta (14’st 28 Ciano), 8 Tello, 27 Schiattarella (22’st 7 Karic), 4  Acampora (14’st 24 Viviani), 11 Jureskin; 9 Pettinari (14’st 25 Simy), 20 La Gumina. A disp.: 12 Manfredini, 6 Kubica, 10 Farias, 18 Foulon, 58 Pastina, 80 Koutsoupias, 96 Capellini. All.: Fabio Cannavaro

Venezia (3-5-2): 66 Joronen; 55 Hristov (11’st 30 Svoboda), 23 Ceppitelli, 44 Carboni; 7 Zampano (11’st 94 Beghetto), 8 Tessmann (11’st 6 Busio), 18 Jajalo, 77 Ellertsson (29’st 38 Andersen), 27 Candela; 25 Pierini (22’st 17 Johnsen), 20 Pohjanpalo. A disp.: 1 Maenpaa, 12 Bertinato, 11 Novakovich, 19 Ciervo, 21 Cheryshev, 60 Busato, 62 Milanese. All.: Paolo Vanoli

Arbitro: Juan Luca Sacchi di Macerata

Assistenti: Domenico Fontemurato di Roma 2 e Tiziana Trasciatti di Foligno

IV ufficiale: Davide Di Marco di Ciampino

Var (AVar): Maurizio Mariani di Aprilia (Sergio Ranghetti di Chiari)

Ammoniti: Acampora, Schiattarella, Jureskin, Viviani per il Benevento, Johnsen per il Venezia

Espulsi: al 44’st Viviani per s.a.

Note – Recupero: 4’pt, 6’ st. Spettatori: 7.632 (di cui 69 ospiti)