Tempo di lettura: 2 minuti

Si è concluso stamane, dinanzi al Gip del Tribunale di Avellino Dott.ssa F. Spella, il processo a carico di Mario De Paola, 30enne originario di San Martino Valle Caudina che lo scorso 29 agosto fu tratto in arresto dalla Squadra Mobile della Questura di Avellino per detenzione ai fini di spaccio di circa Kg 1,100 di cocaina purissima.

Stamane, il PM della Procura Irpina Dott.ssa T. Venezia, ha chiesto la condanna del De Paola alla pena finale di 6 anni di carcere (partendo da una pena base di anni 9) in considerazione sia dell’imponente quantitativo rinvenuto, sia della qualità purissima dello stupefacente, che avrebbe consentito di confezionare ben oltre 5.300 dosi medie. Di diverso avviso la difesa del De Paola, rappresentata dagli avvocati Valeria Verrusio e Mauro Alvino che, oltre a convincere il Giudice della episodicità del fatto e della necessità di applicare una pena più mite al giovane De Paola, ha chiesto la immediata sostituzione della misura cautelare del carcere con quella degli arresti domiciliari presso la propria abitazione. Le istanze difensive sono state entrambe accolte dal Giudice che, all’esito della lunga camera di consiglio, ha corrisposto una condanna a 5 anni e disposto la immediata sostituzione della misura cautelare in carcere con quella degli arresti domiciliari.

Come si ricorderà, la scorsa estate, nell’ambito di un servizio di contrasto al fenomeno dello spaccio al minuto e del traffico di sostanze stupefacenti sulla S.P. 2 che collega il capoluogo Irpino al Sannio, gli agenti della Questura di Avellino avevano sottoposto a controllo l’auto condotta dal giovane corriere in quanto, lo stesso, alla vista del posto di blocco, aveva destato sospetti tentando di eludere l’alt della Polizia. Una volta bloccato dagli agenti, nell’abitacolo della Fiat Panda condotta dal De Paola, veniva rinvenuto un plico corposo e meticolosamente confezionato contenente cocaina per un peso complessivo di kg 1,100. L’operazione, coordinata dal vicequestore della P.S. Gianluca Aurilia, portava all’immediato arresto del De Paola che veniva condotto presso la Casa Circondariale “A. Graziano” di Avellino. Il notevole quantitativo di polvere bianca probabilmente doveva essere destinato alle piazze di spaccio in città.