Carenze strutturali e igienico sanitarie, poco meno di 70 cani sequestrati – sette dei quali conchectomia bilaterale (taglio delle orecchie) e caudectomia (taglio della coda) – e 4 denunciati, tra i quali anche i direttore sanitario di una struttura dove gli animali erano stati sottoposti a intervento chirurgico in assenza di specifiche indicazioni terapeutiche. E’ il bilancio di una serie di controlli che il Nas di Napoli, coordinato dal comandante Alessandro Cisternino, ha eseguito tra il capoluogo e l’hinterland nell’ambito di una vasta operazione di controllo di canili e gattili a livello nazionale durante la quale sono state verificate 876 strutture di cui 26 sottoposte a sequestro con 871 cani.
Sedici cani di varie razze – Labrador, Chihuahua, Barboncino, Spitz di Pomerania – sono stati sequestrati in quanto trovati in stato di abbandono in un canile della provincia di Napoli dove sono state rilevate anche gravi carenze igienico-strutturali. Al titolare, che è stato denunciato, è stata anche contestata l’omessa procedura di attivazione dell’allevamento nonché la mancata registrazione degli animali mediante microchip. Il valore complessivo delle violazioni elevate ammonta a 8mila euro. Individuato e sequestrato, in un terreno privato della provincia di Napoli, un canile con 49 cani privo di autorizzazione e realizzato con materiali inidonei per la natura degli animali; trovati anche materiali di risulta provenienti da opere di demolizione. I due proprietari del terreno e il gestore del canile sono stati denunciati. Il Nas di Napoli, in un altro canile privato, gestito da un’associazione con sede in provincia, ha sequestrato 7 cani poiché sottoposti al taglio delle orecchie e della coda. Denunciato il direttore sanitario al quale sono state contestate anche irregolarità circa la profilassi vaccinale e impartite prescrizioni per irregolarità gestionali.