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Le partita durano novanta minuti. Una delle prime leggi non scritte del calcio che si apprendono fin da bambini. Lezioni che il Benevento avrà saltato, perché ancora una volta i minuti finali si rivelano fatali per la Strega. La batosta di Cosenza non è servita alla formazione di Cannavaro, capace di concedere il gol partita a Puscas in pieno recupero. Fa festa il Genoa, dopo una gara dai due volti. Meglio i liguri nella prima frazione, l’undici di Gilardino avrebbe meritato di andare al riposo con un vantaggio più cospicuo. La reazione giallorossa nella ripresa sembrava far presagire a una giornata meno amara, invece la stagione si conferma da film horror. L’ennesima mazzata sul morale di una squadra incapace di risalire la china e su una piazza che ha manifestato il proprio malcontento alla vigilia. 

Perso anche Glik, senza terzini sinistri a disposizione e senza rinforzi, Cannavaro torna alla difesa a tre rilanciando Pastina. In avanti, dopo la panchina di Cosenza, spazio a Forte con Acampora e Ciano alle spalle. Mosse che sembrano funzionare inizialmente. La Strega impatta con grinta all’incontro, cercando di prendere alto il Genoa. L’illusione dura appena dodici minuti e a far saltare il banco è l’ex Coda, irraggiungibile sogno di mercato invernale. L’azione rossoblù è da applausi, così come il passaggio di Gudmundsson. Lo svedese taglia fuori l’imbarazzante retroguardia giallorossa, permettendo a Coda di battere Paleari. L’Hispanico non esulta, ma non fa sconti al suo passato, rischiando di punirlo nuovamente poco dopo con un diagonale largo di un nulla. Nel mezzo nessuna traccia della Strega, dove l’uomo più pericoloso paradossalmente è El Kaouakibi. A sfiorare il gol sono ancora gli ospiti e, come detto, lo meriterebbero. Il colpo di tacco di Aramu, su assist involontario di Sabelli, è largo di poco e sul tocco da biliardo di Gudmunsson solo il palo salva Paleari. Il portiere è invece decisivo sul destro a giro di Coda, permettendo al Benevento di limitare i danni.

Non soddisfatto della squadra, Cannavaro prova a cambiare qualcosa sotto gli occhi della Curva Sud entrata nella ripresa. Dentro Simy e Tello e passaggio a un 3-5-2 puro. Mosse che fruttano il gol del pareggio. Il nigeriano inizia l’azione che porta Improta al cross, sulla respinta di Ilsanker è lesto Tello nel calciare di destro e battere Martinez. Il gol restituisce fiducia al Benevento, sono i giallorossi a fare la partita, a mancare, però, sono le occasioni da rete. Alzano il baricentro i sanniti, riuscendo a tenere il Genoa lontano dall’area di Paleari, chiamato solo all’ordinaria amministrazione su un tiro senza pretese di Frendrup. Il danese ha una ghiotta occasione subito dopo, mandando alto di testa a due passi dalla porta avversaria. La gara sembra non regalare sussulti, ma il veleno è nella coda. La testa decisiva è quella di Puscas che salta più in alto di Veseli, impattando il traversone di Sabelli dopo una leggerezza di Improta. L’ennesima doccia gelata per il pubblico del “Ciro Vigorito” che non risparmia fischia.

Benevento-Genoa 1-2

Reti: 12’pt Coda, 13’st Tello, 48’st Puscas

Benevento (3-4-2-1): 21 Paleari; 55 Veseli, 96 Capellini, 58 Pastina; 2 El Kaouakibi, 7 Karic (1’st 8 Tello), 27 Schiattarella (24’st 24 Viviani), 16 Improta; 28 Ciano (1’st 25 Simy), 4 Acampora; 88 Forte (33’st 33 80 La Gumina) . A disp.: 12 Manfredini; 6 Kubica, 10 Farias, 14 Thiam Pape, 30 Basit, 36 Perlingieri, 37 Veltri, 80 Koutsoupias. All.: Fabio Cannavaro

Genoa (3-5-2): 22 Martinez; 31 Ilsanker, 14 Vogliacco (34’st 33 Matturro), 5 Dragusin; 2 Sabelli, 32 Frendrup, 47 Badelj (19’st 8 Strootman), 11 Gundmundsson (19’st 27 Sturaro), 4 Criscito; 10 Aramu (34’st 50 Yalcin), 9 Coda (25’st 57 Puscas). A disp.: 1 Semper, 3 Czyborra, 24 Jagiello, 35 Lipari, 36 Hefti, 68 Boci, 99 Galdames. All.: Alberto Gilardino

Arbitro: Marco Serra di Torino

Assistenti: Damiano Di Iorio di VCO e Daisuke Emanuele Yoshikawa di Roma

IV ufficiale: Mario Perri di Roma 1

Var (AVar): Paolo Valeri di Roma 2 (Niccolò Paglairdini di Arezzo)

Ammoniti: Forte, Tello, Improta, Schiattarella per il Benevento, Ilsanker, Sabelli, Sturaro per il Genoa

Note – Spettatori: 7.929 (di cui 483 ospiti). Recupero: 1’pt, 4’st