Napoli-Juventus, la partita più sentita dal pubblico di fede azzurra, penultimo appuntamento prima della chiusura del girone d’andata. Un girone in cui la formazione di Luciano Spalletti ha dominato in lungo e in largo, inciampando soltanto a San Siro contro l’Inter alla ripresa del campionato dopo la lunga sosta di novembre e dicembre.
Napoli campione d’inverno con due giornate d’anticipo ma per i tifosi partenopei conta, soprattutto, la madre di tutte le partite. Battere la Juventus per piegare la rivale di sempre, per provare ad arrivare a quota 50 punti al giro di boa (vincendo anche il derby con la Salernitana) e per allontanare la Vecchia Signora, portandosi a +10. Un triplice obiettivo non semplice da raggiungere, perché l’attacco straripante di Spalletti sfiderà la difesa più solida della Serie A.
Napoli-Juventus rappresenta, quindi, la sfida tra il miglior attacco contro la miglior difesa del campionato. Le bocche di fuoco del fronte offensivo partenopeo all’ennesimo esame di laurea, stavolta di fronte al reparto difensivo più efficace di tutto il torneo. La squadra di Allegri è reduce da otto vittorie consecutive senza subire gol. Difatti, le sette reti incassate finora, fanno riferimento soltanto alle prime otto giornate di campionato. Sono poco più della metà di quelle che ha subito il Napoli (13), il quale però vanta un numero molto più elevato di gol segnati, tredici in più rispetto a quelli messi a segno dai bianconeri (39 contro 26).
C’è poi un dato interessante sul fronte offensivo dei partenopei è riguarda Victor Osimhen: il capocannoniere della Serie A con 10 reti, non ha ancora segnato alla Juve. I tifosi azzurri non aspettano altro. L’anno scorso ha disputato per intero la sfida vinta al Maradona per poi saltare per l’infortunio allo zigomo la partita di ritorno. Due anni fa, invece, entrambe le gare di campionato all’asciutto anche se con minutaggio limitato (75’ e 36’). Il big-match di venerdì sera, per i motivi di cui sopra, può essere l’occasione giusta per Osimhen, aggiungendo anche la Juve tra le sue vittime e dimostrando, ancora una volta, di saper essere decisivo nei momenti che contano. E questo lo è eccome.