Tempo di lettura: 2 minuti

Ultimi scampoli di ritiro per il Benevento. I giallorossi domani lasceranno il Mancini Park Hotel di Roma per proseguire nel Sannio la marcia di avvicinamento alla trasferta di domenica contro il Cosenza. I calciatori agli ordini di Fabio Cannavaro sosterranno un’ultima seduta mattutina nella Capitale per poi caricare le valigie sul pullman che li riporterà a casa, chiudendo così una settimana fortemente voluta dal tecnico per lavorare sui meccanismi tattici e migliorare la condizione generale del gruppo.

Il Pallone d’oro – cosa alquanto rara sin dal suo avvento – ha infatti potuto contare finalmente sulla disponibilità di quasi tutta la rosa, eccezion fatta degli infortunati Vokic e Letizia, gli unici alle prese con guai fisici di un certo tenore. Chi si aspettava che l’organico venisse già puntellato nei primi dieci giorni di mercato con pedine funzionali ai piani dell’allenatore, però, è rimasto deluso.

Nonostante i lunghi discorsi tra tecnico e dirigenti, non sono ancora arrivate notizie rilevanti sia in entrata che in uscita, complice una situazione di stallo comune testimoniata dalle poche ufficialità giunte nel torneo cadetto in questo avvio di 2023. Tante trattative in essere, vari ammiccamenti, ma nessuno ha davvero affondato il colpo. Lo sguardo, in casa giallorossa, è puntato soprattutto al possibile domino degli attaccanti: Francesco Forte è in uscita, ma Massimo Coda – oggetto del desiderio di Pasquale Foggia – è stato tolto dal mercato (almeno ufficiosamente) dal Genoa.

Trasferimenti che muoverebbero capitali alti rispetto agli standard attuali del mercato, situazioni delicate che invocano pazienza e che potrebbero sbloccarsi soltanto nell’ultima settimana di contrattazioni. Per il momento Cannavaro dovrà fare di necessità virtù nel risolvere la grana centrocampo. In un solo colpo il giudice sportivo lo ha privato di Tello, Acampora e Viviani, tutti squalificati per il match del Marulla. Un ulteriore lascito amaro della sconfitta con il Perugia, triste congedo con un 2022 condizionato da tante ombre e poche luci.