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“Sono già in corso le attività investigative finalizzate alla identificazione dei responsabili delle violenze, anche visionando il materiale video acquisito, sulla base del quale si procederà ad informare l’Autorità giudiziaria e sarà valutata l’emissione di provvedimenti interdittivi di competenza del Questore”. Così’ la questura di Arezzo sugli scontri tra tifosi napoletani e romanisti sull’A1.

Erano circa 350, secondo quanto informa la questura di Arezzo, i tifosi napoletani diretti a Genova, che si sono fermati nell’area di servizio Badia al Pino direzione nord nel pomeriggio. Il personale delle forze di polizia appositamente predisposto con ordinanza di servizio del questore di Arezzo, è intervenuto chiudendo l’ingresso all’area di servizio per impedire che un gruppo di tifosi romanisti di cui si era avuto notizia, in transito lungo lo stesso itinerario, potesse venire a contatto con la tifoseria partenopea.

Nel frattempo, prosegue la questura, altri agenti che si trovavano nell’area di servizio Arno sono stati fatti confluire sul posto. I tifosi della Roma in transito, spiega, “molto probabilmente avvisati della presenza dei napoletani, hanno rallentato la marcia fino a fermarsi all’altezza dell’area di sosta mentre una parte della tifoseria del Napoli posizionatasi lungo la recinzione, ha iniziato un fitto lancio di oggetti contundenti verso le autovetture sulla carreggiata”. Entrambi i gruppi in brevi attimi si sono spostati all’altezza dell’uscita dell’autogrill e sono entrate in contatto per pochi minuti; un tifoso romanista è stato ferito con arma da taglio e risulta in codice giallo. I tifosi romanisti dopo circa 15 minuti sono ripartiti, mentre quelli napoletani sono rimasti nell’area di servizio e successivamente scortati fino a Genova da personale delle forze di polizia. L’autostrada è stata chiusa per circa 50 minuti in direzione nord.