“Il carcere di Poggioreale è invaso da telefonini e droga“. Lo dichiara il segretario regionale per la Campania dell’Asppe confederata Consipe Luigi Castaldo che sottolinea: “Solo nella giornata di oggi sono stati rinvenuti nel reparto ‘Alta Sicurezza’ 7 telefonini perfettamente funzionanti sui quali saranno effettuati i dovuti accertamenti. Nel reparto colloqui un familiare di un detenuto ha tentato di far entrare un grosso quantitativo di hashish, cocaina e relativo bilancino elettrico con caricatore custodito abilmente negli slip”.
“Purtroppo la mancanza di sicurezza – aggiunge il sindacalista – è determinata dall’atavica carenza di personale nel ruolo agenti-assistenti e le mancate promesse di decongestionare l’alto numero di detenuti ristretti, fanno sì che il carcere di Poggioreale stia diventando una vera e propria piazza di spaccio”. A rendere ancora più difficile l’operato del personale di Polizia Penitenziaria, secondo Castaldo, “è la mancanza di idonei strumenti tecnologici utili a bloccare l’utilizzo dei telefonini, questo increscioso fenomeno mette in contatto la criminalità col mondo esterno mettendo a repentaglio la sicurezza di tutti. Pertanto, il plauso va esclusivamente al personale di Polizia Penitenziaria che nonostante tutte le criticità riesce ad assolvere con alto senso del dovere i propri compiti istituzionali”. Per il segretario generale Asppe Claudio Marcangeli il Salvia di Poggioreale “è una cittadella Penitenziaria al centro della città con una complessità operativa di non facile gestione visto il contesto, pertanto chiediamo maggiori attenzioni da parte delle istituzioni, al fine di dare un segnale forte a questo stato di abbandono che determina molteplici criticità operative che ricadono sullo stress psicofisico dei poliziotti penitenziari in sede, ma nonostante ciò le operazioni di oggi danno atto che lo Stato c’è e che il Salvia non può essere piazza di traffici illeciti per nessuno. Vivi complimenti al personale di Polizia Penitenziaria di Poggioreale che ha messo a segno le brillanti operazioni di oggi”.