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Benevento – Le parole di Fabio Cannavaro al termine della sfida di campionato che ha visto il Benevento ospitare il Perugia. L’allenatore partenopeo ha commentato la prestazione dei giallorossi, scesi in campo al “Ciro Vigorito” per affrontare la formazione di Fabrizio Castori. Questi i temi affrontati dal tecnico della Strega nel post partita.

Prestazione – Gara bruttissima ed è un peccato. Siamo caduti negli errori che da quando sono arrivato facevamo. Non abbiamo capito che giocavamo contro una squadra che aveva determinate caratteristiche. Ho chiesto voglia e determinazione perché arrivava una squadra che era ultima e ci siamo adattati a loro. Ci abbiamo provato all’inizio, poi con il passare dei minuti sono subentrate le paure. Dispiace perché c’era un bell’ambiente, se vogliamo la gente al campo dobbiamo dare qualcosa in più. Da quando sono arrivato penso sia la partita più brutta.

Giocatori – Penso che la colpa sia mia perché penso di tutelarli e gestirli in un certo modo. Spero sia una partita dovuta solo al momento, perché arrivano le vacanze, la voglia di staccare. La voglio leggere così e non pensare che da parte di qualche giocatore sia stato un tradimento.

Reazione – Non c’è stata nel secondo tempo, dobbiamo capire che invece di litigare con l’arbitro o con gli avversari dobbiamo pensare a giocare. 

Occasioni – Primo tempo, pur a fatica, qualcosa abbiamo creato e sviluppato. Ci è mancata sempre l’ultima scelta, il passaggio decisivo. Si vedeva che facevamo fatica a rompere la linea avversaria. Abbiamo preso un gol allo scadere del primo tempo e mentalmente lo abbiamo pagato. Non possiamo sempre prendere un cazzotto prima di svegliarci, dobbiamo stare più attenti perché se poi rivedo il gol mi si fa il fegato amaro. Loro hanno avuto un’intensità diversa, arrivavamo prima su ogni pallone.

Schiattarella – Ha un problema al ginocchio che si trascina da tempo. Non ce la faceva, mi aveva anche dato la sua disponibilità ma non potevo rischiarlo. Quando hai altri giocatori a disposizione è giusto che li schieri, poi esce fuori la peggior partita da quando ci sono.

Calciomercato – La prestazione può influire in generale, non solo sul mercato. Dobbiamo capire che chi va in campo deve dare di più, abbiamo l’obbligo di rispettare società e tifosi, prestazioni così non le possiamo fare. Nel mercato di gennaio non trovi quello che vuoi, un allenatore deve schiacciare il limone e vedere cosa esce. Questo periodo ci può servire per capire dove vogliamo andare, come sistema e come giocatori. Se qualcuno vuole andare via parlerà con la società e si troverà la soluzione. Dopo un po’ la casa di cura chiude, adesso dobbiamo essere consapevoli che se non ci diamo una svegliata si rischia perché siamo tutti là e qualcuno deve retrocedere. 

Atteggiamento – Questa è una squadra che deve capire che non può essere presuntuosa. Abbiamo problemi che ci stiamo portando dietro da quando sono arrivato. Le ho provate tutte, dobbiamo capire che tutti dobbiamo dare di più. Quest’anno, però, non si può guardare avanti, dobbiamo stare attenti solo dietro. Questa stagione è nata storta e dobbiamo addirizzarla. Oggi rientravano giocatori importanti e hanno sofferto l’aggressività che in B c’è sempre, la soffriamo più in casa perché poi ci innervosiamo.

Voto – Sul lavoro il voto è alto, sui risultati è basso perché poi quelli contano nel calcio. Mi dispiace perché con lo staff stiamo facendo tanto, non riusciamo a trovare continuità. Queste prestazioni dobbiamo concretizzarle in casa, dove non riusciamo a essere operai come dovremmo.

Thiam Pape – Si è impegnato durante l’allenamento, sta crescendo. Alla società l’avevo detto all’inizio che non era pronto. Meritava, tutto qua.

Spogliatoio – C’è stato un confronto importante perché li tratto da uomini, quando le cose non vanno bene lo devo dire. L’amarezza deriva dal fatto di non aver avuto fame, quello ha fatto la differenza. Se non pareggi la fame e l’attenzione, le partite le perdi.

Kubica – Ho fatto una scelta di mandarlo in tribuna, ho deciso io.

Discussione – Il mio lavoro è: perdo e sono in discussione, vinco e non ho fatto nulla. Faccio questo mestiere perché mi piace. L’ho sempre detto, una cosa so fare: lavorare, cercando di migliorare e crescere. Non siamo abituati a stare in questa situazione, dobbiamo essere umili eliminando la presunzione.

Sosta – Basta la classifica per farci rendere conto. Quando sei in questa situazione devi vederla. Non posso accettare una prestazione del genere, vedere giocatori di qualità che entrano e, invece di fare un uno contro uno, passano la palla all’indietro. 

Personalità – Analizzo molto le partite, quando perdiamo e quando vinciamo. In casa facciamo fatica, ma alla squadra chiedo di avere personalità. Schiattarella è quello che ha la personalità maggiore, ma non posso pensare che se non gioca perdo due partite in casa. Ho giocatori bravi, Viviani, ad esempio, ha le qualità per andare a giocare in serie A, come Tello e Acampora. Non dico sia colpa loro, ma c’è bisogno di personalità, facendo le cose semplici e non volendo dimostrare ai nostri tifosi che siamo belli, bravi e simpatici.

Ritiro – Saremo in pausa fino al 3 gennaio poi andremo a Roma, era deciso da tempo.