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Una sola agenda di appuntamenti culturali per la Città di Benevento: questo l’obiettivo che intende raggiungere l’assessore alla Cultura  Antonella Tartaglia Polcini che ha riunito presso Palazzo Paolo V le associazioni e i referenti sul territorio dei numerosi e diversi eventi che tradizionalmente animano la vita sociale.

L’obiettivo è quello di istituire una vera e propria cabina di regia con il compito di gestire il coordinamento di un solo cartellone di eventi. Si tratta in sostanza di definire una volta per tutte un calendario unico delle manifestazione culturali ed artistiche in programma nel corso dell’anno per evitare sovrapposizioni e periodi di completa stasi. Il programma di coinvolgimento stilato dall’assessore Tartaglia Polcini ha portato a sedersi attorno allo stesso tavolo (virtuale) di confronto molti soggetti culturali. Presente anche l’assessore con delega al turismo Attilio Cappa che ha esortato tutti al monitoraggio e al coordinamento delle iniziative.   

I partecipanti, rispondendo alla sollecitazione dell’assessore, si sono dichiarati disposti a fare sinergia e a collaborare per il successo dell’iniziativa. Ma la strada appare lunga  e anche tortuosa per giungere a quella meta che, peraltro, era stata già delineata in precedenti anni ma senza successo. Si sono, infatti, percepite ancora frizioni o dissapori tra protagonisti degli appuntamenti culturali: queste criticità, a loro modo, danno l’idea della difficoltà del compito che la Tartaglia Polcini si è assunto.

Nessuno nega la bontà dell’iniziativa, ma d’altra parte nessuno è disposto a fare anche un solo formale passo indietro. Se ne riparlerà nelle prossime settimane: almeno questo è l’impegno dell’assessore che ha comunicato di chiamare ancora una volta attorno alla stesso tavolo a discutere tutti i soggetti interessati.

Presentato, anche, il nuovo logo creato da Davide Galieri  per formare una nuova identità della città. “Descrivere Benevento – ha sottolineato l’ideatore  Davide Galieri non è semplice, in quanto caratterizzata da una lunga serie di risorse storiche, culturali, culinarie, umane, tangibili e intangibili. Il linguaggio del logo di Benevento parte dall’individuazione (sulla mappa) di 24 punti di maggiore rilievo storico e culturale della città, ai quali si aggiunge un venticinquesimo punto: la battaglia di Benevento. Tale punto, dal quale saranno generati tutti i loghi, ricorda la battaglia a seguito della quale l’esercito romano denominò la città ‘Beneventum’. Questo nuovo logo  – ha continuato Galieri –  non sostituirà lo stemma del Comune di Benevento, ma sarà utilizzato per promuovere la città in ambito culturale e turistico, tramite campagne social, installazioni e merchandising”.

Il sindaco Mastella aprendo l’incontro ha sottolineato: “Si deve creare un’agenda beneventana per quanto attiene la presenza di attività culturali. A volte c’è un incasinamento culturale che crea imbarazzo. Una sinergia, attraverso un programma con orari sfalsati, creerà un maggior godimento. Guardare qui in maniera seria al prossimo futuro”. Il primo cittadino ha poi attacco nuovamente la Regione: “Se loro invece di prestare attenzione aiutassero anche le altre provincia va benissimo. Vorremmo fornire aiuto adeguato anche alle altre ma non dipende solo da noi. Non ci si può essere una visione diversa da fasce costiere e le aree interne. Le istituzioni devono essere solidali con noi sia il Governo nazionale che quello regionale”. L’assessore comunale alla Cultura  Antonella Tartaglia Polcini introducendo l’iniziativa ha detto: “Vogliamo puntare su azioni da mettere in campo in piena sinergia. Un programma d’azione per presentarci all’esterno in maniera coesa. Vogliamo far risaltare i nostri monumenti. Vogliamo quest’azione per un maggior coordinamento e utilizzare meglio spazi e tempi. Creare quindi una programmazione culturale il prossimo biennio. Questa è una sfida e a me piacciono. L’offerta culturale bisogna vederla in una luce di maggiore promozione per il territorio. L’offerta dovrà essere organica e creare sovrapposizioni temporanee che non servono”.

Si sono susseguiti poi alcuni interventi di presentazione delle proprie associazioni. nei quali i protagonisti hanno auspicato un prosieguo di incontri di tal fatta.