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Si è svolta questa mattina, davanti al collegio del Tribunale di Benevento, presieduto dalla dottoressa Simonetta Rotili, e i giudici Graziamaria Monaco e Roberto Nuzzo, l’udienza in merito all’inchiesta ‘Par Condicio’ sui concorsi truccati per entrare nelle forze dell’ordine.

Nel processo sono imputati, Antonio De Matteo, 70 anni, di Benevento, funzionario in pensione dei Vigili del Fuoco, difeso dall’avvocato Antonio Leone, Giuseppe Sparaneo, 53 anni, funzionario dei vigili del fuoco di Benevento; Claudio Balletta, 67 anni, di Roma, del Dipartimento dei vigili del fuoco, avvocato Bruno Naso; Vito Russo, 40 anni, Carabiniere di Benevento, avvocati Vincenzo Sguera e Francesco Golia e Antonio Laverde, 45 anni, Maresciallo della Guardia di Finanza di Roma, avvocato Iodice. I cinque uomini sono accusati di avere percepito da candidati di concorsi pubblici o dai loro genitori, ma anche da aspiranti candidati di concorsi pubblici non ancora pubblicati, ingenti somme di denaro per accedere al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, nella Polizia di Stato, nell’Arma dei Carabinieri e nella Guardia di Finanza. 

Nell’udienza di oggi si è discusso su delle eccezioni sollevate dall’avvocato Vittorio Fucci, alle quali si sono associati gli altri difensori, avvocati Antonio Leone, Vincenzo Sguera, Romolo Vignola e Bruno Naso, relative alla nullità del decreto di giudizio immediato per violazione del diritto di difesa e alla trascrizione integrale dell’interrogatorio reso dal coimputato Sparaneo durante le indagini preliminari, della durata di oltre di 10 ore di registrazione.

L’eccezione è stata sollevata poiché alla precedente udienza del 06 dicembre scorso, il P.M., Dott. Francesco Sansobrino, durante l’esame dell’imputato Sparaneo faceva emergere di aver ricevuto dichiarazioni rese dallo stesso Sparaneo, sul coinvolgimento di altri imputati, di cui però, come rilevato dalla difesa, non vi era traccia nei verbali degli interrogatori resi dallo Sparameo e raccolti dal Pubblico Ministero, versati agli atti del processo. Di tal che, l’avvocato Fucci, eccepiva la violazione del diritto di difesa per la mancata discovery in ordine a dichiarazioni che non erano state rese note alle altre parti processuali, con conseguente nullità dello stesso decreto di giudizio immediato. Il Tribunale, quindi, alla scorsa udienza, a seguito dell’eccezione sollevata dall’Avvocato Fucci ordinò al P.M. il deposito dei verbali integrali relativi alle dichiarazioni raccolte, in buona parte recanti parti omissate. All’odierna udienza, il Collegio ha verificato che sono poi stati prodotti soltanto verbali in forma riassuntiva e non i verbali in forma integrale. Pertanto, sulla eccezione sollevata dall’avvocato Fucci, il Tribunale si è riservato, non procedendo alla successiva attività d’udienza e rinviando il processo al 14 febbraio 2023.

Ricordiamo che nel mese scorso, a firma del sostituto procuratore Barbato, sono stati notificati gli avvisi di chiusura indagini ad altre 110 persone. Si tratta di concorrenti e loro familiari con posizioni processuali differenziate, per avere, secondo l’accusa, versato denaro o commesso irregolarità per questi concorsi. Dall’inchiesta è emerso un particolare inquietante: in piena emergenza Covid, durante il lockdown, un’auto rossa dei pompieri di Benevento viaggiava per consegnare liberamente in giro le penne usb che contenevano l’intera banca dati dei quiz per superare una prima fase del concorso per l’ammissione al corpo dei vigili del fuoco