L’ultimo scossone alla classifica lo ha dato il Perugia, aggiudicandosi il match che di fatto ha archiviato il diciottesimo e penultimo turno del girone di andata di serie B. I biancorossi hanno steso al “Curi” il Venezia, accorciando la classifica e mettendo pressione alle altre formazioni invischiate nella lotta salvezza.
Bagarre da cui si è tirato fuori il Benevento, ma le distanze restano esigue e per questo Fabio Cannavaro non ha mai smesso di guardarsi alle spalle, stoppando sul nascere inutili voli pindarici. Nell’ultimo turno, oltre agli umbri, hanno vinto anche Como, Spal e Palermo, formazioni che hanno rosicchiato due punti alla Strega e messo nei guai una corazzata come il Cagliari.
In un torneo anomalo e pieno di insidie, l’esperienza ha suggerito al tecnico giallorosso di non fidarsi di nulla. Il suo Benevento non è squadra costruita per navigare nei bassifondi e abituarsi a una mentalità differente, imperniata soprattutto su concetti come la lotta e il sacrificio, non è semplice per calciatori arrivati nel Sannio con altri propositi.
Ecco perché Cannavaro ha posto un freno alla fantasia degli ottimisti che si erano soffermati a guardare la classifica verso l’alto, dimenticando in fretta i patemi di una stagione nata sotto auspici non propriamente beneauguranti. Dopo il pari di Modena, il Benevento ha mantenuto tre lunghezze di vantaggio sulla zona play out, ma tra i giallorossi e l’ultima posizione, occupata proprio dal Perugia, c’è un margine di soli sei punti.
Lunedì, nel giorno di Santo Stefano, sarà la stessa formazione di Fabrizio Castori a sfidare gli uomini di Fabio Cannavaro. Una gara che la Strega non potrà permettersi di sbagliare per tanti motivi: allungare la striscia positiva, dare un senso ulteriore ai sette punti conquistati nelle ultime tre giornate e allontanarsi dalla zona calda, regalandosi un Capodanno e una sosta da vivere con il sorriso.
Non sarà semplice perché di fronte ci sarà una compagine in salute, capace di perdere solo a Cagliari, facendo soffrire i sardi, nelle ultime sei giornate. Nove i punti ottenuti, ma sull’economia del Perugia pesa il rigore fallito da Melchiorri contro la Spal che poteva valere la vittoria. Una squadra in crescita, tornata sotto la guida di Castori dopo il breve interregno di Baldini.
Il tecnico di San Severino Marche, nel post partita di ieri, ha glissato sulla sfida di Santo Stefano: “Al Benevento penseremo da domani, oggi godiamoci la vittoria”. Diretto, invece, il pensiero di Francesco Lisi, autore della doppietta decisiva contro i lagunari: “Dobbiamo prepararci perché adesso andiamo a Benevento, ci aspetta un’altra partita, un’altra battaglia. Dovremo prepararla bene perché vogliamo uscire da questa situazione. Speriamo di continuare così perché anche noi non siamo contenti”.
Un Perugia, insomma, che arriverà al “Ciro Vigorito” con il morale rinfrancato dopo l’ultimo successo. Una situazione che dovrà far drizzare le antenne a un Benevento che, sul piano delle prestazioni, ha mosso un passo indietro contro Cittadella e Modena. Lo ha ammesso lo stesso Cannavaro, parlando di una squadra poco propositiva, lontana da quei concetti che il campione del mondo ha in testa. Se ne riparlerà più avanti, sfruttando il mini-ritiro invernale, per adesso bisognerà solo chiudere nel migliore dei modi l’anno solare.