Napoli – Sono iniziati intorno alle 14 i sopralluoghi dei consulenti della Procura di Napoli finalizzati ad accertare le cause della frana che lo scorso 26 novembre ha provocato 12 vittime e la devastazione del cuore di Casamicciola Terme, sull’isola di Ischia. Sul posto si sono recati la geologa Lisa Borgatti e l’ingegnere ambientale Armando Brath, affiancati da un geologo della società “Quota Zero”, delegata dagli avvocati Massimo Stilla, Giovanni Di Meglio, Aniello Palomba e Gianluca Palomba, che rappresentano un folto gruppo di parenti delle vittime. I consulenti sono stati accompagnati dal comandante dei carabinieri di Ischia, il capitano Tiziano Laganà, oltre che dai vigili del fuoco. Le ispezioni sono iniziate nel piazzale Anna De Felice (la 14enne deceduta nell’alluvione del 2009) e si sono snodate, a ritroso, in direzione della strada percorsa dal fiume di fango e detriti, quindi attraversando via Pio Monte della Misericordia, piazza Bagni, piazza Maio arrivando fino nella zona del Celario dove abitavano tutte le vittime.
Gli esperti hanno anche sorvolato con un elicottero dei carabinieri il percorso della frana verso la cima del monte Epomeo. Presenti anche gli avvocati delle persone offese Massimo Stilla, Aniello Palomba, Stanislao Giaffreda, Raffaele Di Meglio e Gianluca Palomba. Secondo quanto si è appreso gli esperti hanno documentato fotograficamente dello stato dei luoghi ed analizzato il materiale che è precipitato a valle. La geologa Lisa Borgatti e salita più in alto di tutti, lungo il percorso della frana, sempre accompagnata dai carabinieri. Parallelamente hanno eseguito una ricognizione fotografica con i droni anche due docenti dell’Università Federico II, intervenuti per conto della Protezione Civile. Secondo quanto si è appreso i loro accertamenti erano invece finalizzati a capire se i luoghi devastati erano gli stessi di quelli interessati dalla frana del 1910 e se le opere eseguite successivamente a quella data erano state sottoposte a manutenzione. Non è escluso che possano essere ripetuti i sopralluoghi in futuro. Il materiale fotografico acquisto oggi è finalizzato a un confronto con le immagini storiche già acquisite. La relazione dovrà essere stilata entro 150 giorni. Le operazioni si sono protratte complessivamente per oltre due ore. (ANSA).