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NAPOLI – “Vogliamo che Napoli diventi sempre più una capitale del turismo esperienziale, una città che offre esperienze uniche, la città della fantasia e delle emozioni. Cerchiamo di coltivare quest’anima della città”: così il sindaco Gaetano Manfredi a margine della presentazione di ‘Napoli Maxima’, la guida della città edita da Repubblica.
 
Ed è proprio attorno al concetto di “anima” della città che si è sviluppata la discussione su come dovrà caratterizzarsi il turismo partenopeo, in una città non snaturata e dove il turismo già vive una stagione d’oro, con numeri record che dalla scorsa estate si prolungheranno fino alle prossime festività di fine anno.
 
Napoli, quindi, che anima deve ‘vendere’? “Quella che va oltre la sua superficie, quella che valorizza le sue eccellenze”, ha spiegato il primo cittadino riscuotendo il consenso degli autori della guida. “Napoli è stata sempre una grande capitale internazionale, una città mondo, multietnica prima ancora che si inventasse questo termine. In cui tutti possono sentirsi a casa perché tutti, nel corso della storia, sono stati qui. E’ questo, quindi, quello che bisogna preservare e assicurare ai turisti. Dando loro i migliori servizi possibili e un’accoglienza che deve essere merito di tutti, non solo della giunta che da sola può ben poco”.
 
“A noi – ha puntualizzato il sindaco – compete solo accompagnare dei processi, determinarli con la collaborazione di tutti”.
 
E per ora, il dato più importante è presto detto: statisticamente, Napoli non è più meta di un turismo mordi e fuggi ma, a detta dell’assessore al turismo Teresa Armato, “di un turismo che garantisce un pernottamento medio di 4/5 notti”. Il che, evidentemente, già fa tutta la differenza del mondo.