Si terrà domani alle ore 15, presso il Castello di Rocca Cilento, Lustra (SA) il convegno nazionale indetto da Unapol – Unione Nazionale Associazioni Produttori Olivicoli Italiani, dal titolo: “L’olivicoltura Italiana nel Mediterraneo, una economia rurale per la sostenibilità ambientale”. L’incontro, patrocinato dalla Regione Campania e voluto dal presidente Unapol Tommaso Loiodice, vedrà la presenza di esperti e operatori agricoli che dialogheranno con rappresentanti delle istituzioni sui temi in agenda. Presenti, tra gli altri il sindaco di Lustra Luigi Guerra e il presidente Ente Parco del Cilento, Vallo di Diano e Alburni Tommaso Pellegrino. Attesa la partecipazione dell’assessore all’Agricoltura Regione Campania Nicola Caputo.
“Partiamo da un dato – spiega Loiodice, – il settore olivicolo italiano, oltre ad essere economicamente strategico per la sua importanza in termini di import ed export, rappresenta un patrimonio di agro-biodiversità tra i più ricchi al mondo. Vantiamo una forte caratterizzazione territoriale che si esprime in oltre 500 monocultivar, una fotografia che ci mostra quanto sia variegata la realtà dell’olivicoltura nel nostro Paese. E il patrimonio olivicolo-oleario, non dimentichiamolo, contempla storia, cultura, tradizioni, tutela dell’ambiente. Argomenti sui quali discutere, in presenza di esperti e istituzioni, affinché il nostro primato di maggiori consumatori d’olio extra vergine di oliva possa fare da esempio anche ad altri Paesi”. “I numeri delle importazioni (siamo primi al mondo) ed esportazioni (siamo secondi dopo la Spagna) di olio extra vergine di oliva raccontano, infatti, come gli italiani – aggiunge – siano cultori ed esprimano al meglio il concetto di dieta mediterranea, un bene protetto inserito nella lista dei patrimoni orali e immateriali dell’umanità dall’UNESCO, che l’ha definita come “un patrimonio culturale immateriale millenario, vivo e in continua evoluzione, condiviso da tutti i paesi del Mediterraneo, che incorpora saperi, sapori, ricette, prodotti alimentari, coltivazioni e spazi sociali legati al territorio”. Altro tema che sarà ampiamente discusso, quello della Sostenibilità Ambientale, un’urgenza che può diventare un’opportunità di sviluppo sostenibile per i processi di trasformazione da parte dei produttori olivicoli, nonché per il turismo e la gastronomia italiana nel suo insieme. Conclude Loiodice: “la Green Economy, se da un lato rappresenta una sfida per i nostri produttori, dall’altro ci consente di immaginare un futuro ricco di opportunità per le nuove generazioni. Sarà la giusta occasione per immaginare nuovi scenari e offrire visioni che partono dall’olio extra vergine di oliva, un prodotto che esprime una serie di valori che vanno oltre il concetto del buon cibo, come l’attenzione al sociale, agli ultimi, al territorio e alla sostenibilità”.