Il primo Modena-Benevento della storia si chiude in parità. La formazione di Fabio Cannavaro manca l’appuntamento con la terza vittoria consecutiva, dovendosi accontentare di muovere la classifica. Emiliani e sanniti salgono a braccetto a quota 22 punti, al termine di una gara non entusiasmante, con la formazione di Tesser che ha avuto il torto di indirizzare la contesa su binari favorevoli al Benevento attuale.
Compagini in campo entrambe con il 4-3-2-1. Un problema muscolare costringe Azzi a saltare l’incontro, Tesser conferma il sannita Coppolaro in difesa e in avanti punta acnora su Diaw. Cannavaro risponde all’emergenza riportando Improta a centrocampo, in difesa spazio al rientrante El Kaouakibi ma la vera novità è Acampora nel ruolo di trequartista. In porta nessuna sorpresa, Paleari si lascia alle spalle i problemi mandando in panchina l’ex Manfredini.
L’estremo difensore giallorosso è subito protagonista. Diaw si traveste da slalomista, i paletti si chiamano Glik e Capellini, quest’ultimo stende l’attaccante in area inducendo l’arbitro a concedere il calcio di rigore. Sul dischetto va lo stesso ex Pordenone, ipnotizzato da Paleari come era successo a Vazquez del Parma nell’ultima trasferta. Il Modena si lascia preferire e va vicino al vantaggio con Tremolada: serie di buchi in area del Benevento, il trequartista fa tremare il palo alla sinistra di Paleari. Quando finalmente la Strega si accende, finisce col lasciare il segno. Nasce tutto da una rimessa laterale di El Kaouakibi, ma il pezzo di bravura è quello di Acampora. Sulla palla di Improta, il movimento del centrocampista è da rapace d’area di rigore, girata su se stesso e sinistro a battere Gagno. Benevento in vantaggio in maniera inaspettata. A tradire Cannavaro, però, è la difesa. A un passo dall’intervallo Tremolada si inventa stop e assist mondiali per mandare in porta Diaw, la retroguardia sannita resta a guardare e l’attaccante si riscatta con un delizioso pallonetto.
Con il match in equilibrio, il tecnico giallorosso si gioca subito le carte Viviani e Simy nella ripresa (entrambi non lasceranno un segno tangibile al “Braglia“). E’ Diaw, anzi, a impegnare Paleari, poco prima della carta Bonfanti giocata da Tesser. Prova ad alzare il peso specifico del proprio attacco il tecnico emiliano, ma l’uomo più pericolo resta ancora Diaw che conclude centralmente. Nessuna traccia del Benevento, i giallorossi sono sornioni, l’assenza di Farias pesa, e soffrono la velocità degli avanti modenesi: solo l’egoismo di Bonfanti evita guai peggiori alla Strega. Nel finale, però, gli ospiti sembrano avere un sussulto, spinti dalla superiorità numerica per l’infortunio di Tremolada, uscito in lacrime dopo che Tesser aveva esaurito gli slot a disposizione. Una reazione tardiva, l’ultima trasferta dell’anno solare si chiude con un pareggio.
Modena-Benevento 1-1
Reti: 22’pt Acampora, 44’pt Diaw
Modena (4-3-2-1): 26 Gagno; 57 Coppolaro; 15 Silvestri; 4 Pergreffi, 3 Ponsi (37’st 33 Renzetti); 6 Magnino (27’st 20 Gargiulo), 16 Gerli, 21 Armellino; 10 Tremolada, 11 Falcinelli (19’st 9 Bonfanti); 99 Diaw. A disp.: 12 Seculin, 5 Cittadini, 7 Duca, 8 Mosti, 17 Marsura, 19 Giovannini, 28 De Maio, 43 Panada, 96 Oukhadda. All.: Attilio Tesser
Benevento (4-3-2-1): 21 Paleari; 2 El Kaouakibi (44’st 55 Veseli), 15 Glik, 96 Capellini, 5 Masciangelo (48’st 18 Foulon); 16 Improta, 27 Schiattarella (1’st 24 Viviani), 7 Karic; 4 Acampora, 8 Tello (26’st 6 Kubica); 88 Forte (1’st 25 Simy). A disp.: 12 Manfredini, 22 Lucatelli, 17 Agnello, 20 La Gumina, 28 Ciano, 36 Perlingieri, 58 Pastina. All.: Fabio Cannavaro
Arbitro: Andrea Colombo di Como
Assistenti: Filippo Meli di Parma e Alessandro Lo Cicero di Brescia
Quarto ufficiale: Mattero Gualtieri di Asti
Var (AVar): Luca Banti di Livorno (Francesco Fourneau di Roma 1)
Ammoniti: Gerli per il Modena, Acampora, Viviani per il Benevento
Note – All’8’pt Paleari neutralizza un rigore di Diaw. Spettatori: 7.856 (di cui 308 ospiti). Recupero: 2’pt, 5’st. Angoli: 5-2 per il Modena. Fuorigioco: 2-1 per il Modena.