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Appaiate in classifica a quota 21 punti, Modena e Benevento arrivano al confronto in programma domenica al “Braglia” con stati d’animo diversi. I canarini sono reduci dalla batosta di Bari, mentre i giallorossi andranno a caccia della terza vittoria di fila dopo i successi con Parma e Cittadella. La voglia di risalita della formazione di Cannavaro dovrà dunque fare i conti con le ambizioni di salvezza degli uomini di Tesser, intenzionati a riscattarsi e a ritrovare un successo casalingo che manca dallo scorso 15 ottobre. Temi che abbiamo affrontato con il giornalista Alessandro Troncone, penna de “Il Resto del Carlino” e volto di TRC Modena.
Come arriva il Modena a questo appuntamento?
“Come non avrebbe voluto, diversamente da quanto successo per la gara col Venezia, preceduta dalle belle vittorie con Parma e Spal. Si è un po’ ribaltata la situazione e, a mio avviso, alla gara ci arriva meglio il Benevento. A condizionare il Modena potrebbe essere il fatto che in casa non vince da due mesi, la pressione si fa sentire e non sarà semplice riordinare le idee dopo Bari. La sconfitta ha messo in discussione le certezze acquisite, ma è stata etichettata come una parentesi negativa, vedremo con il Benevento se sarà effettivamente così”.
La sconfitta di Bari potrebbe indurre Tesser ad apportare cambiamenti?
“Conoscendo il mister non mi aspetto cambi, anche se personalmente li auspico. Ci sono giocatori che devono rifiatare e altri che necessitano di essere rilanciati, penso ad Azzi o a Bonfanti, il quale parte sempre dietro a Diaw nelle scelte. Qualcosa bisognerebbe fare a centrocampo, dove è necessario ritrovare giovani come Panada o Duca e permettere a Gargiulo di avere continuità dopo l’infortunio”.

Il modulo rimarrà lo stesso?
“Si andrà avanti con il 4-3-2-1, le due squadre dovrebbero schierarsi in modo speculare. A mio avviso, è un sistema che non valorizza al massimo gli elementi presenti in rosa, cosa che invece avveniva per l’organico dello scorso anno”.

Che Benevento ti aspetti di vedere al “Braglia”?
“Un più solido rispetto a qualche mese fa, un aspetto che deve preoccupare un Modena che, paradossalmente, fa fatica a segnare se non riesce a sbloccare subito la partita. Mi aspetto un Benevento cinico, starà preparando una gara accorta, cercando di sfruttare gli episodi per colpire in qualche situazione favorevole. Penso si vedrà una squadra molto attenta, sollevata da una posizione di classifica più tranquilla che permette di giocare con minori patemi”.
Il tallone d’Achille del Modena sembrerebbe essere la difesa con i suoi 27 gol subiti.
“Sono cambiati due quarti della retroguardia dello scorso anno e non è stato ancora trovato il giusto equilibrio. Molti gol sono arrivati a causa di errori di piazzamento o di lettura, poi ci sono gli errori individuali che in questa categoria si pagano. Il Modena ha sbagliato tanto e in B non puoi permettertelo. Capitava anche in C, ma non c’erano attaccanti formidabili come quest’anno”.
Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto a questo punto della stagione?
“Si vive su una linea sottile, si va in base ai risultati. L’obiettivo dichiarato è la salvezza e oggi siamo in linea, c’è tranquillità. Dovendo scegliere prevale la soddisfazione, anche se la partita con il Venezia (2-2 ndr), vincendo due a zero, ci avrebbe restituito un quadro più sereno”.

Tornando alla sfida di domenica, quali possono essere gli uomini chiave?
“Per Tesser, nel bene o nel male, è Tremolada. Se è in giornata diventa decisivo, è quel calciatore che consente anche agli altri di giocare meglio. Ho un debole per i leader, per questo nel Benevento punto su Glik. È un giocatore che sistema la difesa, capace di cambiare volto a una squadra, soprattutto in B. I giallorossi hanno tanti giocatori bravi, Tello è uno che mi piace particolarmente”.