NAPOLI – “Fare dell’Albergo dei Poveri un posto accogliente, anche per le diversità, anche di notte, dove potersi incontrare, dove poter studiare o lavorare e che non chiuda alle 5 del pomeriggio”. E’ questo, con le parole dell’assessore all’urbanistica Laura Lieto, l’obiettivo che si pone l’amministrazione comunale di Gaetano Manfredi, approfittando dei 100 milioni di euro di finanziamento messi a disposizione dal Pnrr per la ristrutturazione del grande edificio di piazza Carlo III.
Sta di fatto che da qui a un anno si dovrebbe già cominciare a sfruttare con un uso temporaneo il piano terra dell’edificio costruito a metà Settecento da Fuga e danneggiato dal terremoto del 1980.
Lo ha annunciato il sindaco rimarcando che il progetto della ristrutturazione e trasformazione dell’Albergo dei Poveri “ha una visione che guarda alla rivisitazione moderna delle motivazioni per cui è stato costruito”.
“Pensiamo a una grande fabbrica di promozione dei giovani, alla creatività, all’alta formazione, alla conoscenza, alla lettura, alle attività sia culturali che di economia”, ha detto il sindaco Manfredi.
“Il nostro obiettivo generale sull’Albergo dei Poveri – ha spiegato poi il primo cittadino – è molto lungo ma nelle more di realizzazione ora mettiamo al meglio alcuni spazi del piano terra accessibili in maniera diretta dalla strada per avere usi temporanei entro la fine del 2023. Abbiamo già fatto una manifestazione d’interesse per attività collettive, creative e workshop, con una partecipazione significativa del quartiere e della comunità napoletana. Quindi, procediamo in questo modo, pensando, inoltre, anche a un rilancio dell’orto botanico che storicamente è sempre stato vissuto come parte dell’edificio”.