Musica e tradizione al Museo Archeologico Nazionale di Napoli: al via la sesta edizione del Festival Barocco Napoletano, rassegna gratuita del lunedì pomeriggio (ore 18) nella sala del Toro Farnese promossa dall’associazione Festival Barocco Napoletano, presieduta da Massimiliano Cerrito e diretta dal maestro Keith Goodman. “La musica fa parte dell’identità della città, era evidente che questa musa dovesse essere introdotta nelle sale. Oltretutto il MANN potrebbe essere anche definito come il più grande museo archeologico della musica antica, basta ricordare i tanti strumenti delle nostre collezioni”, ha detto il direttore Paolo Giulierini presentando la rassegna: nello stesso Toro Farnese sono effigiati un flauto di pan e una lira.
Sonorità tradizionali e mandolini, opera buffa, jazz, melodie barocche che incontrano gli stilemi della musica elettronica: chiave di volta della programmazione è la contaminazione tra espressioni culturali solo apparentemente diverse. Ad aprire, il maestro Fabio Menditto, che si esibirà in un omaggio allo strumento principe della cultura partenopea, il mandolino. Per iniziare il nuovo anno (16 gennaio), ecco un excursus dedicato alla tradizione barocca come ponte fra le culture europee: sul palco, il maestro Emanuela De Rosa. Il 23 gennaio, concerto per pianoforte e flauto con Keith Goodman (pianoforte), Annalisa Freda e Domenico Di Gioia (flauti). A questo appuntamento seguirà (6 febbraio) uno spettacolo che avvicinerà, secondo l’interprete Gino Giovannelli, la più classica scuola napoletana e il jazz. Opera buffa e suggestioni in costume il 20 febbraio, mentre il concerto del 6 marzo sarà segnato dalle suggestioni di arie e romanze (Keith Goodman/pianoforte; Maurizio Esposito/ baritono). Si andrà alla scoperta dei talenti musicali partenopei tra Seicento e Ottocento il 20 marzo e il 10 aprile, mentre il 24 aprile sarà la volta delle contaminazioni tra musica elettronica e barocco. Chiusura l’8 maggio con una performance dedicata ai virtuosismi del plettro.