Un protocollo d’intesa tra l’Università degli Studi di Salerno, il Comune di Palomonte, Assofrantoi, la Regione Campania e la Provincia di Salerno, per sviluppare un progetto di creazione di un marchio a tutela dell’olio extravergine d’oliva di Palomonte e dei paesi limitrofi e rafforzare la filiera del settore olivicolo attraverso la nascita di una organizzazione di produttori. È la proposta giunta nell’ambito del convegno sulla filiera dell’olio extravergine d’oliva e della sostenibilità, dal consigliere della Provincia di Salerno con delega ai rapporti con l’Università degli Studi di Salerno, Carmelo Stanziola.
Un momento di confronto, ma anche di proposte sulla filiera dell’olio extravergine d’oliva quello che è terminato oggi presso il salone parrocchiale di Bivio di Palomonte e che si è svolto nell’ambito della prima edizione di “SapOri: Rassegna dell’olio d’oliva e della sostenibilità”. Evento organizzato dal Comune di Palomonte, in collaborazione con l’associazione Assofrantoi, e con il patrocinio della Regione Campania, della Terza Commissione speciale Aree Interne della Regione Campania e della Provincia di Salerno, che ha visto un percorso enogastronomico ed espositivo dell’olio d’oliva e dei prodotti tipici locali dove non è mancato un tavolo Istituzionale con un convegno dal titolo “La filiera etica, sostenibile e certificata dell’olio extravergine di oliva e dei prodotti tipici locali. Un nuovo modello di sviluppo delle Aree Interne, tra eccellenze e produttività”.
Al convegno, presentato dalla giornalista salernitana Mariateresa Conte, dopo i saluti del sindaco del Comune di Palomonte, Felice Cupo, si sono susseguiti gli interventi dell’assessore all’ambiente e all’agricoltura del Comune di Palomonte, l’agronomo forestale Salvatore Giordano, del Presidente nazionale di Assofrantoi, Paolo Mariani, del consigliere della Provincia di Salerno con delega ai rapporti con l’Università degli Studi di Salerno, Carmelo Stanziola, del Presidente della Commissione Aree Interne della Regione Campania, il consigliere regionale Michele Cammarano, e del presidente regionale di Assofrantoi Campania, il docente Giovanni Toriello.
Rilanciare le eccellenze agroalimentari del Mezzogiorno nel mondo attraverso la nascita di una organizzazione di produttori di olio extravergine d’oliva palomontese, è l’idea del Comune di Palomonte che ha ottenuto subito l’adesione di Assofrantoi e Aassofrantoi Campania, della Commissione Aree Interne della Regione Campania e della Provincia di Salerno –“La Provincia- ha illustrato il consigliere provinciale Carmelo Stanziola-con il coinvolgimento dell’Università degli Studi di Salerno, non farà mancare il proprio apporto e supporto all’iniziativa. La Provincia-ha sottolineato Stanziola-che da sempre accompagna l’iter di valorizzazione delle peculiarità territoriali, è pronta a siglare un protocollo d’intesa finalizzato alla nascita di un progetto con il Comune di Palomonte, l’Università, Assofrantoi e la Regione, per la creazione di un marchio che contraddistingua e tuteli tutta la filiera di produzione, trasformazione e commercializzazione dell’olio extravergine di Palomonte e dei paesi del cratere salernitano”.
Rafforzare le tipicità locali creando economia, attraverso la valorizzazione del prodotto agroalimentare per eccellenza: l’olio extravergine d’oliva, come ha ribadito l’assessore all’agricoltura e all’ambiente Comune di Palomonte e vicepresidente di Assofrantoi Campania, Salvatore Giordano-“Un momento storico per Palomonte e i paesi della Valle del Sele Tanagro-ha spiegato Giordano. -Territorio che conta la presenza di una moltitudine di piccoli imprenditori agricoli, con una economia agricola e che si basa principalmente sull’olivicoltura d’eccellenza ma i quantitativi minimi di produzione e la frammentazione degli imprenditori del settore, crea non poche difficoltà all’olio locale di essere collocato sul mercato europeo e mondiale. Per questo motivo- sottolinea Giordano- vogliamo realizzare una OP dell’olio extravergine d’oliva e al contempo trasformare il nostro paese in Comune della sostenibilità, riducendo così i costi sostenuti nella filiera e creando un brand che tuteli e contraddistingua la produzione olivicola dei comuni della Valle del Sele e Tanagro, coniugando imprenditorialità, sviluppo economico, valorizzazione del territorio con la sua storia e le sue tipicità e tutela dell’ambiente”. Un progetto questo, destinato a diventare realtà e che ha visto nell’ambito della Rassegna, anche la presenza dell’arcivescovo della Diocesi di Salerno, Mons. Andrea Bellandi, giunto a Palomonte dove ha celebrato la messa domenicale.