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Sarno – Risarcimenti post frana, per la Terza sessione civile della Corte di Cassazione anche l’Ente di Palazzo San Francesco, sede del Comune di Sarno, potrebbe essere coinvolto nelle spese.

L’ordinanza emessa, dunque, ribalterebbe quando già asserito nei precedenti gradi di giudizio, nei quali le uniche responsabilità erano state attribuite all’ex primo cittadino. Tuttavia, per la Cassazione l’attività colposa non è da imputare solamente a tale figura.

Non sono mancate dunque le opinioni in merito alla vicenda, anche da parte delle opposizioni, anche tra quelle che non fanno parte attiva delle attività del Palazzo di Città.

È dunque Vincenzo Sirica, segretario cittadino di Sarno in Azione ad esprimere la sua in merito, e ad analizzare la situazione politica in città.
Quanto stabilito dalla Corte di Cassazione con la sua ordinanza del primo dicembre sulla “immedesimazione organica” tra la persona fisica, ritenuta colpevole di una condotta omissiva in occasione dell’evento alluvionale del maggio 1998, ed il Comune di Sarno, – ha detto Sirica – , può mettere seriamente in difficoltà le casse dell’Ente locale. In pratica gli altri soggetti pubblici, come il Ministero dell’Interno, che hanno già risarcito i familiari delle vittime, ora potranno chiedere al Comune di partecipare all’esborso. Naturalmente – ha spiegato il segretario del Terzo Polo –  la vicenda, di fronte ad una decisione di tal fatta della Suprema Corte, può trovare una soluzione esclusivamente politica. Trascinare il contenzioso giudiziario può esporre le parti solo ad ulteriori dispendio di tempo e denaro“.

Per ciò che concerne la situazione specifica che si prefigura nella città dei Sarrastri, Sirica rende noto che “Sarno in Azione ha già rappresentato la problematica al segretario provinciale, Gigi Casciello, ed al deputato Antonio D’Alessio, che si sono resi disponibili ad una strategia condivisa con le altre forze politiche per un pronto intervento del Governo e del Parlamento sul tema”.
Ha aggiunto inoltre il segretario cittadino di Azione, Vincenzo Sirica: “Credo che la cooperazione su un tema del genere sia una scelta obbligata, prescindendo da valutazioni su quanto fatto in questi anni, ora c’è un problema è non sarà puntando il dito su qualcuno il modo migliore per risolverlo; dobbiamo comprendere che il disastro finanziario dell’Ente impedirebbe qualunque iniziativa politica di largo respiro anche a chi sarà chiamato in futuro alla guida del Comune”.