Coraggio, solidità e concretezza. Il Benevento torna da Parma con tre punti in più frutto di un colpaccio in cui pochi credevano alla vigilia. La sconfitta con il Palermo aveva dato modo a tanti fantasmi di riapparire sul cammino dei giallorossi. A scacciarli via sono state stati la pinna dello Squalo Francesco Forte e i guanti di Alberto Paleari, bravo a neutralizzare un calcio di rigore inesistente assegnato ai padroni di casa sull’uno a zero.
E’ su questo episodio, contestatissimo, che si è soffermato Fabio Cannavaro negli spogliatoi tirando in ballo i recenti fatti di Reggio Calabria. “Non vorrei che quanto successo al Granillo (gol di Acampora con sospetta posizione di offside di Capellini ndr.) abbia influito in qualche modo”. Già dopo il ko interno con il Palermo il Pallone d’Oro aveva fatto riferimento a quanto accaduto contro gli amaranto ma la sensazione è che oggi ci sia stato un vero e proprio cortocircuito tra arbitro e var.
Non è la prima direzione di gara insufficiente di questo avvio di campionato, quella di Gariglio della sezione di Pinerolo, che pur rivedendo più volte le immagini del fallo di mano di Masciangelo non si è reso conto che la palla avesse impattato prima con la gamba del terzino e poi con il suo braccio destro. Il penalty, poi sbagliato da Vazquez, avrebbe potuto costare la vittoria alla Strega e dunque diventare determinante. Anche altri i momenti chiave finiti sotto la lente di ingrandimento. Perfino l’espulsione di El Kaouakibi, per quanto sacrosanta (intervento ingiustificabile) fa il paio con il goffo pestone rifilato dall’attaccante dei ducali Bonny a Schiattarella una decina di minuti prima. Un intervento da ‘arancione’, passibile di una on field review che non c’è stata. Nessuna cattiveria da parte dell’attaccante francese, solo imperizia, ma a termini di regolamento una valutazione approfondita sarebbe stata più che opportuna.
In un pomeriggio di gioia, che ha visto i tifosi giallorossi esultare e cantare nel settore ospiti, la nota negativa arriva dall’infortunio rimediato da Gaetano Letizia. Il capitano non solo è uscito in lacrime, ma è ricomparso in stampelle al termine del match nel consueto saluto ai sostenitori accorsi in trasferta. Una doccia gelata nel momento in cui l’infermeria si stava finalmente svuotando. Il contrasto con Bernabe nel finale di primo tempo potrebbe aver causato problemi seri al ginocchio, gli esami delle prossime ore tracceranno un quadro preciso.
Quel che è certo è che Cannavaro, con Letizia certamente out ed El Kaouakibi squalificato, avrà già un bel grattacapo in vista del fondamentale confronto diretto di domenica con il Cittadella. A destra si è aperta infatti una falla da colmare con adattamenti obbligati. Quello di Parma è stato un grande exploit ma la classifica e il calendario parlano con chiarezza disarmante: non c’è tempo per alcun festeggiamento.
E’ un Benevento formato trasferta: la Strega ritrova Forte e tre punti
Cannavaro bacchetta gli arbitri e si gode i tre punti: “Ora in casa come in trasferta”
Le pagelle – Forte incide, Paleari ci mette i guantoni. Glik e Schiattarella top