Un dato così alto non si registrava dal picco del 2009 nella stagione della “Suina”. 2,5 milioni di persone con sindrome influenzale, i più colpiti sono i bambini al di sotto dei 5 anni, ma il rischio riguarda tutte le fasce di età.
L’influenza stagionale colpisce sempre più duro, con numeri che non si vedevano dal 2009, la stagione della cosiddetta “Suina”. Cresce sensibilmente il numero di casi di sindromi simil-influenzali (ILI) in Italia. Nella settimana passata, infatti, l’incidenza è pari a 12,9 casi per mille assistiti (9,5 nella settimana precedente)”.
Sono oltre 2,5 milioni, per l’esattezza 2.552.400, gli italiani già colpiti dai virus influenzali, 761mila solo nell’ultima settimana (contro 563mila contagi della settimana precedente). Non si erano mai registrati dati così alti, con un valore di incidenza già vicino, se non superiore, al picco (raggiunto però tra gennaio e febbraio) delle scorse stagioni influenzali.
Aumenta l’incidenza in tutte le fasce di età, ma risultano maggiormente colpite le fasce di età pediatrica in particolare i bambini al di sotto dei cinque anni di età in cui l’incidenza è pari a 40,8 casi per mille assistiti (29,6 nella settimana precedente).
Si intensifica la circolazione dei virus influenzali, anche se a far crescere il numero delle sindromi simil-influenzali, in queste prime settimane di sorveglianza, hanno concorso anche altri virus respiratori.