Capannone e recinzione abusivi in area interessata da stringenti vincoli: due abbattimenti nel Napoletano. A comunicarlo è la Procura di Torre Annunziata (Napoli), che fa sapere come, nell’ambito dell’attività di contrasto al fenomeno dell’abusivismo edilizio, si è proceduto a a due ordini di demolizione emessi dal tribunale oplontino e dalla sezione distaccata di Gragnano della Pretura circondariale. In particolare sono stati demoliti un capannone abusivo composto da pilastratura e capriate in ferro con lamiere grecate, chiuso con murature perimetrali fino a strutture portanti in cemento armato, per un volume complessivo di 1.667,41 metri cubi e una superficie di circa di 235 mq, con recinzione del fondo agricolo, pavimentazione di detto fondo in cemento armato e cancello scorrevole, tutto realizzato nel comune di Sant’Antonio Abate.
”L’esecuzione delle demolizioni delle costruzioni abusive disposte dall’Autorità Giudiziaria – spiegano dalla Procura di Torre Annunziata – rappresenta, per la tutela del territorio, uno strumento insostituibile sia in chiave repressiva, per il ripristino delle condizioni ambientali violate, sia in chiave preventiva, per l’efficacia dissuasiva nei confronti dell’abusivismo edilizio”. Le condanne che hanno prodotto gli abbattimenti sono relative ad un abuso edilizio risalente agli anni 1996-1997. La demolizione, informano ancora gli uffici competenti, ha avuto luogo ad opera del proprietario del manufatto abusivo in regime di autodemolizione, senza dunque anticipazione di spese da parte del Comune interessato e della Cassa Depositi e Prestiti.