Tempo di lettura: 2 minuti

“Il dissesto idrogeologico è la condizione che caratterizza aree dove processi naturali o antropici determinano condizioni di rischio sul territorio. In Campania le zone con tali caratteristiche sono numerose. L’esposizione al rischio, dovuto anche al verificarsi di eventi meteorici estremi, costituisce un problema di grande rilevanza sociale, sia per il numero di vittime – come si è visto nella luttuosa frana nell’Isola di Ischia, sia per i danni prodotti alle abitazioni, alle infrastrutture e all’apparato industriale e commerciale – come avvenuto recentemente nel Cilento”. Lo scrive il presidente di Anci Campania, Carlo Marino, in una lettera al governatore Vincenzo De Luca.

Anci Campania è convinta che occorra passare da una impostazione focalizzata sulla riparazione dei danni e sull’erogazione di provvidenze, ad una cultura di previsione e prevenzione, centrata sull’individuazione delle condizioni di rischio e volta all’adozione di interventi finalizzati alla minimizzazione dell’impatto degli eventi. Per questo motivo, apprezzando davvero molto la sua attenzione e il suo monito sull’uso dissennato del suolo, e alla luce del lavoro dell’Inventario fenomeni franosi che ha lanciato l’allarme sul 10% del territorio regionale, le chiediamo un incontro urgente per verificare: 1) i punti su cui i Comuni possono collaborare con la Regione Campania per rendere effettiva la programmazione e monitoraggio degli interventi di difesa del suolo; 2) le azioni da intraprendere nell’immediato per la salvaguardia delle popolazioni interessate al dissesto idraulico e idrogeologico”. Marino si dice certo che De Luca “appena l’emergenza di Casamicciola glielo consentirà, valuterà positivamente già nei prossimi giorni la convocazione di un tavolo di confronto con i Comuni della Campania”.