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“L’attivita’ è in corso. Siamo ancora con le attivita’ tecniche urgenti; si cercano i dispersi e di definire meglio lo scenario. Lavoreremo con i fari, le ore notturne non aiutano l’azione operativa che e’ gia’ difficile per le condizioni meteoclimatiche”. Lo dice, in prefettura, a Napoli, facendo il punto della situazione, il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio.

Stiamo chiudendo l’atto amministrativo operativo per richiedere lo stato di emergenza”, ha detto Fabrizio Curcio. “Attendiamo di collegarci con la Regione per formalizzare l’atto per permettere così ai sindaci di essere ancora più operativi”, ha aggiunto. 

“I fenomeni idrogeologici in genere si verificano durante le piogge intense, ma poi c’è un timing di 24-48 ore o anche qualche ora in più in cui il deflusso dell’acqua può portare a dissesti anche importanti. Questo vale in assoluto e in generale. Quel territorio è evidentemente colpito, quindi e’ frutto di una forte instabilita’ e la cautela dev’essere massima. Questo e’ il motivo per cui le autorita’ locali, in primis i sindaci, stanno definendo anche le aree di evacuazione. Il consiglio che diamo e’ che in prima istanza si tratti di aree un po’ piu’ ampie per essere cautelativi, e poi si faranno con il tempo le valutazioni tecniche necessarie”.