Napoli – “Vivo una nuova vita e spesso lavoro prendendomi cura di chi ne ha bisogno”.
Giuliana (nome di fantasia), 55 anni, vive in un comune della provincia di Napoli e alla vigilia del 25 novembre, quando si celebra la Giornata mondiale per la eliminazione della violenza sulle donne, racconta gli episodi di maltrattamenti e di continue offese, ricevute dall’ex marito dal quale oggi è separata.
Violenze avvenute anche in presenza dei figli. Un motivo non c’era: si trattava di offese gratuite.
“Perché non hai ancora cucinato? mi chiedeva. E ancora: Sei un’ignorante! e poi partivano pugni o schiaffi” racconta Giuliana “Mi accorsi ad un certo punto che lui aveva una vita privata tutta sua, non voleva neanche che io andassi a lavorare o a scambiare due parole con i miei parenti.
Insomma, mi considerava a tutti gli effetti una sua serva”.
Episodi ripetuti fino al giorno in cui “con una forte spinta mi fece finire con la testa sul pavimento, provocandomi un ematoma”.
L’aiuto dei figli che l’hanno spinta a denunciare il marito violento per maltrattamenti alle forze dell’ordine è stato fondamentale. I Carabinieri l’hanno indirizzata al Centro Antiviolenza ‘Annabella Cozzolino’ dove, grazie all’aiuto di un team di esperti, sta iniziando a rivivere.
“Per la prima volta quest’estate sono andata al mare, prima non potevo”. Nei confronti dell’ex è stato notificato un provvedimento di allontanamento dalla casa familiare. Oggi, in attesa che la giustizia faccia il suo corso, Giuliana non è più sola.