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Oreste Vigorito torna a parlare delle problematiche di questo ultimo periodo, emerse in seno alla governance della nuova Camera di Commercio Irpinia-Sannio e lo fa nel corso di un evento tenuto presso la sede sannita di Confindustria che presiede. Il presidente degli industriali beneventani non fa sconti a nessuno, come nel suo stile, quando ha da dire la sua su determinati argomenti.

“Sta succedendo quello che abbiamo detto noi, quando abbiamo assunto una determinata posizione, mentre qualcuno diceva che Confindustria di Benevento si era disinteressata e non difendeva il territorio. – Ha subito messo in chiaro VigoritoInvece, abbiamo semplicemente avuto uno sguardo un po’ più lungo, avevamo capito che non si stava creando una struttura come voleva il legislatore, ma stavamo facendo un trasferimento da una città all’altra, senza che fossero state fuse le Camere di Commercio con un criterio di equità. Appoggiare una Camera di Commercio che si forma in questo modo, con persone che hanno dichiarato di aver fatto accordi di spartizione di poltrone che poi non hanno mantenuto, per noi sarebbe stato un passo da persone che non capivano nulla della vita. – ha poi proseguito l’imprenditore dell’eolico – Non si possono creare strutture nuove con regole vecchie e mentalità vecchie. Le strutture nuove le devono fare i giovani che devono prendere le vecchie carte, strapparle e scrivere le nuove regole da capo. La Camera di Commercio ha una sua logica, perché è la rappresentanza di un territorio, non poteva e non doveva essere costruita nel modo che è stato fatto. Giusto per intenderci: la Camera di Commercio di Benevento ha uno statuto e quella di Avellino un altro statuto e non si è fatto un unico statuto, ma è rimasto in vigore quello di Avellino che ha regole diverse da Benevento. Vuol dire che forse si poteva fare a meno della Camera di Commercio di Benevento, al di là degli attori della vicenda. Noi, in verità, vogliamo una Camera di Commercio che funzioni. Se sono capaci di capire che devono pensare a far funzionare l’ente camerale e non preoccuparsi di quanto grande sia la poltrona promessa e non mantenuta, noi saremo sempre pronti a dare la nostra collaborazione. Quando accenderanno le luci e vedremo anche noi la scena, probabilmente parteciperemo anche noi”.

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