Scafati (Sa) – “Bollettini per la Tari arrivati in ritardo dopo la scadenza della prima rata del 30 settembre e anche in molti casi dopo quella del 31 ottobre. L’ufficio Tributi scrive consapevole del ritardo che la prima rata slitta di 60 giorni. Le altre scadenze quindi sembrerebbero confermate. Molti utenti poi segnalano che non è allegato il modello per il pagamento tramite F24 che non richiede commissioni, mentre è possibile pagare solo con bollettino o tramite “PagoPA”. Anziché agevolare il compito al cittadino lo si complica. La confusione in generale è colpa dei ritardi dell’Ente e del nuovo regolamento che ha abolito l’obbligo per il comune di notificare. In questo modo dovrebbe essere il cittadino a preoccuparsi di capire come e quanto pagare e a quale scadenza. Tutto sarebbe possibile se avessimo un efficiente amministrazione comunale e un sito web con tutte le informazioni. DI fatto non è così. Poi ci meravigliamo se non incassiamo i circa 12.000.000 milioni di euro previsti nel bilancio 2022 come entrate Tari per cassa?“. Così Michele Russo, consigliere comunale e presidente della Commissione Garanzia interviene sulla gestione della Tari a Scafati.
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Caos Tari a Scafati, la denuncia del consigliere comunale Michele Russo
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