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Napoli – Dalle prime ore del mattino è in corso una vasta operazione della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza a Napoli e in provincia in esecuzione di un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali, emessa dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti e riciclaggio.

28 arresti per import ed export di “coca” del narcos Imperiale
Nell’arco di un anno – tra marzo 2020 a marzo 2021 – ha “movimentato” oltre 7 tonnellate di cocaina, di cui 1,3 sottoposte a sequestro in Italia e all’estero, la banda di narcotrafficanti, riconducibile a narcos Raffaele Imperiale, sgominata dalla Guardia di Finanza e dalla Polizia di Stato che, coordinati dalla DDA di Napoli, hanno eseguito oggi 28 misure cautelari su tutto il territorio nazionale. La banda, che aveva la sua base in provincia di Napoli, non solo importava la sostanza stupefcente proveniente da Sud America ma la esportava anche verso altri Paesi, tra cui figura l’Australia. Era Imperiale a occuparsi dell’import della “coca”, stipata all’interno di container: le navi raggiungevano i principali scali marittimi commerciali europei grazie ad accordi, alleanze e joint ventures intrecciate, a partire da gennaio 2017, con narcotrafficanti sud americani ed europei di primissimo livello. Si tratta di colombiani delle famigerate formazioni paramilitari conosciute come Clan del Golfo e olandesi di origine marocchina che, nel frattempo, si affermavano sulla scena tra i principali gruppi criminali nel controllo del traffico di cocaina dal Sudamerica nei porti di Rotterdam (Paesi Bassi) e Anversa (Belgio), sia irlandesi.

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