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Salerno – Si è svolto nel pomeriggio di oggi, nell’edificio F del Palazzo di Giustizia di Salerno, l’affidamento dell’incarico al consulente tecnico della Procura di Salerno, l’ingegnere informatico Roberto Merola da parte della Procura di Salerno e del Pubblico Ministero Lucia Vivaldi per fare una serie di accertamenti su un telefonino smartphone che risulta intestato ad una donna di origini straniere E.M.F. e che potrebbe rilevare ulteriori indizi  per completare la ricostruzione dei fatti sulla scomparsa di Marzia Capezzuti, la 29enne della quale non si ha più traccia dal marzo 2022.

Il telefonino è stato ritenuto dai carabinieri del nucleo investigativo pertinente al reato e posto sotto sequestro lo scorso 10 novembre. Prima di avviare il conferimento degli incarichi per l’incidente probatorio fissato al 17 novembre alle ore 10, già nel pomeriggio di oggi c’è stato questo primo passaggio con la sorpresa del telefonino sul quale anche l’avvocato Carmela Landi del pool difensivo di Gentile Nicodemo, che tutela la famiglia di Marzia, non ha notizie, come la stessa ha dichiarato ad Anteprima24 e ad una troupe televisiva della trasmissione Storie italiane di Rai 1, non sa dire molto nè conosce le motivazioni del sequestro. Ma non si esclude che lo stesso possa rappresentare una svolta in grado di accelerare i tempi. L’incidente probatorio è stato richiesto dall’avvocato Luigi Spadafora che difende i principali indagati dall’accusa di omicidio ed occultamento di cadavere e potrà dire se il corpo ritrovato nel casolare è o meno quello di Marzia non prima di 60 giorni.