Sta per atterrare in Italia il narcotrafficante campano Bruno Carbone, irreperibile dal 2003 e legato all’altro narcos di caratura internazionale Raffaele Imperiale.
Carbone è l’ultimo dei narcos campani che ha trascorso parte della sua latitanza negli Emirati Arabi Uniti. E’ stato preso grazie alle indagini condotte dalla Squadra Mobile di Napoli, dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, dalla Guardia di Finanza e dai carabinieri. Nei suoi confronti pende una condanna a 20 anni di reclusione per traffico internazionale di stupefacenti.
E’ sbarcato nello scalo aeroportuale Ciampino di Roma, il latitante Bruno Carbone, 45 anni, destinatario di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione distrettuale antimafia. Carbone è stato già giudicato e condannato in primo e secondo grado per i reati contestati.
A prenderlo in custodia, in aeroporto, è stata la Squadra Mobile di Napoli, il Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Napoli e il G.I.C.O. della Guardia di Finanza di Napoli.
Nel contempo, nei confronti di Carbone la polizia giudiziaria ha eseguito un ordine di esecuzione per la carcerazione per una pena di 20 anni di reclusione, emesso dalla Procura Generale di Catania a seguito di sentenza passata in giudicato per il delitto di associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, nonché un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della locale Procura della Repubblica – D.D.A., per associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti.