Benevento – Galeotto è stato il pareggio del “Ferraris” contro il Genoa. Quella sera, al momento del triplice fischio di Ivano Pezzuto di Lecce, la storia a tinte giallorosse si è improvvisamente ribaltata. Un destino che sembrava segnato, fu riscritto dopo la notte trascorsa all’ombra della Lanterna. L’esonero di Fabio Caserta era praticamente cosa fatta, il presidente Oreste Vigorito era deciso a cambiare guida tecnica (cosa che probabilmente avrebbe voluto fare già nel corso della stagione precedente). La gara con i rossoblù, insomma, aveva assunto tutti i connotati per essere considerata come il de profundis del tecnico di Melito di Porto Salvo.
Lo zero a zero finale, frutto di una prestazione condensata da abnegazione e sacrificio, fece invece saltare il banco, convincendo il numero uno giallorosso a muovere l’ennesimo passo indietro, nonostante un successore già designato e contattato. La scelta, non è un mistero, era ricaduta su Daniele De Rossi, il campione del mondo voglioso di intraprendere l’avventura da primo allenatore e resosi disponibile a inaugurare il suo percorso nel Sannio. Le strade della Strega e di “Capitan Futuro“, invece, si sfiorarono solamente. Incrociate per un breve istante.
La storia, poi, ha preso pieghe che tutti conosciamo. L’addio di Caserta era solo questione di tempo, si era capito, e quando la separazione si è consumata, il direttore sportivo Pasquale Foggia non se l’è sentita di bussare nuovamente alla porta del capitolino, dirottando le sue attenzioni verso il simbolo della Nazionale di Marcello Lippi del 2006. Porte aperte a Fabio Cannavaro, archiviando definitivamente il capitolo De Rossi, per il quale c’era solo d’attendere il presentarsi di una nuova occasione. Opportunità che gli ha offerto Joe Tacopina, memore dei trascorsi alla Roma e oggi presidente della Spal. Salutato Roberto Venturato, il manager americano non ci ha pensato due volte ad affidare la panchina all’ex centrocampista classe 1983.
Due rette incidenti che sabato vivranno il loro punto di contatto, quando il Benevento e De Rossi si ritroveranno da avversari. Una sfida dal sapore Mondiale, non certo per l’avvio imminente della manifestazione iridata. Cannavaro contro De Rossi sarà sfida nella sfida, con il tecnico giallorosso che andrà a caccia della prima vittoria, mentre l’allenatore estense proverà a confermare la propria imbattibilità in campionato (una vittoria e tre pareggi).
Non sarà di certo una gara dal sapore di vendetta, ma indubbiamente il match del “Paolo Mazza” sarà avvolto da un’aura mistica: cosa sarebbe successo se la notte di Genova non avesse riscritto il destino del Benevento? Un quesito destinato a rimanere irrisolto e a dissolversi al momento del fischio di inizio.