Il nodo è proprio questo: il progetto che la Regione Campania ha sull’area di Napoli est con la costruzione della sua nuova sede che andrebbe ad impattare anche sul vicino Centro direzionale, svuotandolo ancora di più. Manfredi, a tal proposito, ha sottolineato che “il progetto della Regione è un problema di rapporto tra la Regione e Ferrovie dello Stato. Noi dobbiamo fare la variante urbanistica che è indipendente dal progetto della Regione nel senso che Fs ha diritti edificatori che può utilizzare in quei luoghi e li può destinare alla Regione o ad altro ente pubblico o privato”. Fatto sta che l’obiettivo della commissione è stato quello di definire la posizione del Comune di Napoli da portare in sede di conferenza dei servizi.
“Ferrovie – ha spiegato sempre il sindaco – sta proponendo un piano di trasformazione urbanistica presso tutti gli scali ferroviari italiani. La proposta progettuale prevede anche per Napoli un intervento, in linea con quanto realizzato in altre grandi città, per un’estensione di circa 126.800 metri quadrati, più del doppio della quota disponibile nelle previsioni del Piano Regolatore”. Una richiesta giudicata eccessiva dall’amministrazione comunale, perché crea un carico urbanistico eccessivo per l’area. “Di pari passo – ha aggiunto il sindaco – il futuro del Centro Direzionale è affrontare il tema dell’accessibilità, dando ad esso l’accesso diretto con la stazione ferroviaria, così da essere il centro di tutti i servizi legati all’alta velocità”.