Salerno – È con una nuova lettera aperta, indirizzata al sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, e all’assessore all’Ambiente, Massimiliano Natella, che il coordinatore provinciale di Europa Verde Salerno, l’avvocato Dario Barbirotti pone l’attenzione su un nuovo attacco al patrimonio arboreo della città. L’allarme parte a seguito dell’ennesimo ed ultimo taglio di alberature d’alto fusto nel quartiere di Torrione, segnalato pochi giorni fa sulle pagine social di alcuni cittadini salernitani.
“È stato segnalato da alcuni cittadini di Torrione, i quali hanno fornito prova fotografica – afferma il coordinatore provinciale di EV Salerno, Barbirotti – il taglio di numerose alberature d’alto fusto. Sicuramente il Servizio del Verde Pubblico del Comune di Salerno giustificherà questo ennesimo attacco al patrimonio arboreo della città, assumendo che le alberature erano malate e incurabili, giustificando quindi il loro abbattimento. Senza voler tornare sui benefici che portano le alberature, soprattutto all’interno di un centro abitato, perché dovrebbe essere patrimonio di tutti che gli alberi intercettano anidride carbonica e polveri sottili e contribuiscono a ridurre l’effetto serra, si richiede di sapere se e quando le alberature eliminate saranno sostituite con essenze della stessa specie e se saranno adottate le misure idonee comprese quelle di lasciare più spazio libero dal cemento alla base delle piante, per consentire un regolare sviluppo delle stesse. Si resta in attesa di un riscontro”.
Solo poche settimane fa lo stesso coordinatore provinciale dei Verdi salernitani aveva posto l’accento sull’importanza di ripristinare il verde pubblico in una città invasa letteralmente dal cemento e con pratiche per la salvaguardia del verde alquanto opinabili.
“Basta fare un giro in un qualsiasi quartiere per constatare che laddove vi era un albero, oggi vi è un bel cerchio d’asfalto – aveva dichiarato Barbirotti in una nota precedente – Va evidenziato ancora, ed è emblematico, quello che sta accadendo in via Salvador Allende. Assumendo che i platani, lì da innumerevoli anni, siano stati abbattuti per malattia e che ciò corrisponda al vero e non sia una scusa con secondi fini nemmeno tanto reconditi, chiediamo che vengo posti nuovi platani al loro posto”.